26 agosto 2024 – 08:45
Le proteste si moltiplicano tra i residenti dei comuni affiliati al consorzio Cados nella cintura ovest e nella Valle Susa di Torino a causa delle nuove bollette dei rifiuti. Gli aumenti annunciati dall’ente responsabile della gestione dei rifiuti a Rivoli e dintorni sono diventati realtà, portando ad un incremento di circa una decina di euro rispetto all’anno precedente per alcuni fortunati. Tuttavia, vi sono coloro che devono affrontare aumenti superiori ai 30 euro. “Viviamo in uno spazio di soli 60 metri quadri”, racconta Cristina L. di Rivoli, “siamo una famiglia di cinque persone e dobbiamo pagare 410 euro. Una situazione vergognosa.” Allo stesso modo, Anna B., sola in un appartamento di 66 metri quadrati, si trova ad affrontare una spesa di 277 euro. Ci sono anche coloro che lamentano un aumento fino a 33 euro e individui come Gianna, ottantacinquenne che vive da sola, costretta a sostenere una tassa sui rifiuti di 141 euro con un incremento di 12 euro: “Alla mia età non produco così tanto rifiuto, posso garantirlo.” Cados, in conformità con le direttive stabilite dall’ente statale Arera, aveva già previsto il quadro che si sarebbe venuto a creare. Le principali cause degli aumenti includono l’inflazione, i costi energetici e le conseguenze dei conflitti in corso.