Nel cuore di Berlino, una folla oceanica si è riversata dalle strade del Bundestag per dirigersi verso la Adenauer Haus, pronta a sfidare l’autorità di Friedrich Merz, il carismatico leader della CDU che ha messo in discussione la solida barriera politica che separa l’ultradestra dell’AfD in Germania. Questa settimana tumultuosa potrebbe aver segnato un punto di svolta irreparabile nella corsa all’importante voto di febbraio, mettendo in dubbio le prospettive dell’eterno avversario di Angela Merkel.Con un grido potente e vibrante, una delle menti dietro l’organizzazione della protesta ha annunciato al mondo: “Ciao a tutti, siamo 250 mila!”. Illuminata prima da un tramonto mozzafiato e poi da migliaia di fiaccole accese, ha incitato la folla ad unirsi nel coro della resistenza. Se per la polizia il numero si attesta a 160 mila persone, il sentimento di unità e determinazione è condiviso da tutti coloro che partecipano a questa manifestazione epocale.Ma non è solo Berlino a gridare la propria voce: 15 mila persone si sono radunate a Saarbrücken, altre 14 mila a Kiel e migliaia ancora a Ratisbona, Ulm e Potsdam. Lungo il Reno, a Colonia, ben 350 battelli sfilano fieramente come simbolo di solidarietà e impegno per difendere i valori fondamentali della democrazia. In un momento storico così cruciale, il popolo tedesco si stringe insieme per ribadire con forza: “Il Brandmauer siamo noi!”
“Proteste in Germania: il popolo si unisce per difendere la democrazia”
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