01 settembre 2024 – 08:45
Nella giornata successiva alla commemorazione dell’anniversario della strage che ha visto la tragica morte dei cinque operai travolti dal treno, questa mattina è stata la volta delle associazioni di scendere in piazza. Di fronte alla stazione ferroviaria, un centinaio di persone si è unite al presidio organizzato dall’Assemblea Nazionale Lavoratori Manutenzione. Accanto ai lavoratori, erano presenti i sindacati Cobas, USB, Cat, Cub trasporti e Cub Rail. Tra di loro c’erano anche ex ferrovieri e una delegazione di Cambiare Rotta, organizzazione giovanile comunista, insieme a Osa opposizione studentesca d’alternativa.La richiesta era chiara: un cambiamento radicale delle condizioni di lavoro. Basta con gli appalti esterni. Siamo qui per onorare la memoria dei cinque lavoratori e per combattere contro una società fondata sull’exploit dell’uomo sull’uomo. È inconcepibile che dei lavoratori vengano retribuiti con soli 5 euro l’ora. A dare il proprio sostegno sono intervenute anche Lucetta Bellono, segretaria federale del Partito della Rifondazione Comunista di Biella e Daniela Rombi, presidente de “Il mondo che vorrei”, l’associazione no-profit che rappresenta i familiari delle vittime della tragedia di Viareggio del 29 giugno 2009.Sono trascorsi 15 anni da quel drammatico evento, 13 anni di processi: centinaia e centinaia di udienze e ancora non c’è una conclusione definitiva. La Corte di Cassazione ha stabilito che sarà necessario un nuovo appello per rivedere la durata della condanna alla luce delle attenuanti generiche concesse. L’associazione continuerà a essere al fianco dei familiari delle vittime di Brandizzo: conosciamo bene le difficoltà che stanno affrontando in questo momento e il calvario giudiziario che dovranno probabilmente sopportare.
