23 agosto 2024 – 16:47
Il regista Pupi Avati si mostra profondamente onorato di partecipare a un’importante iniziativa culturale, portando con sé la sua vasta esperienza nel mondo del cinema in un momento cruciale per l’industria cinematografica italiana. La sua presenza alla Mostra del Cinema di Venezia con il film ‘L’orto americano’ è motivo di gratitudine verso Mauro Mazza, commissario straordinario del Governo per l’Italia Ospite d’Onore alla Fiera del Libro di Francoforte 2024, per averlo invitato alla Buchmesse.Mazza sottolinea l’importanza della presenza di Avati a Francoforte, evidenziando il suo ruolo non solo come regista ma anche come scrittore, capace di esplorare il legame profondo tra cinema e letteratura. L’ambientazione del Padiglione italiano a Francoforte, curata da Stefano Boeri e ispirata a una tipica piazza italiana con i suoi caratteristici portici, sarà arricchita dalla partecipazione di Avati.Nel video pubblicato su Instagram, Avati anticipa il suo intervento a Francoforte dedicato a Dante Alighieri, figura fondamentale della letteratura e della lingua italiana che ha ispirato uno dei suoi recenti film. Con umiltà e determinazione, Avati rivela di aver affrontato vent’anni di studi su Dante prima di realizzare il film dedicatogli, ottenendo persino una laurea honoris causa in italianistica da Roma 3.Parlando dell’influenza dei portici sulla sua vita e sul suo lavoro, Avati sottolinea il legame profondo che questi elementi architettonici hanno avuto sulla sua percezione dell’amicizia e della convivialità. Ricorda con nostalgia le serate trascorse al riparo sotto i portici durante le intemperie, momenti in cui l’allegria e la complicità erano palpabili.