Qual è il posto più significativo di Ivrea? Cosa faccio in città con i miei amici? A cosa penso quando cammino per le strade, dal pullman fino a scuola? Cosa amo di questa città? Che cosa non sopporto?
In questi giorni, per le strade di Ivrea, sono apparsi i manifesti della campagna “Quello che voglio dirti di Ivrea”. Stampata a caratteri cubitali e affissa per tutta la città, questa frase racchiude una domanda, anzi molte domande: le risposte saranno raccolte fra i ragazzi e le ragazze under30 di Ivrea, una generazione spesso percepita silenziosa e assente, che invece potrebbe aver molto da dire, e merita di essere ascoltata.
“Quello che voglio dirti di Ivrea” vuole infatti dare la parola ai giovani che abitano la città e il suo territorio, per costruire un nuovo racconto di Ivrea e mettere questa generazione al centro delle opportunità e degli spazi cittadini. Amplificare la loro voce è oggi più che mai necessario, dopo questo lungo periodo di isolamento e di difficoltà anche rispetto ai propri desideri, ai luoghi di appartenenza e ai legami abituali.
Sono diversi gli strumenti messi a disposizione dei ragazzi per dire la loro: potranno postare sui social una fotografia, un disegno o un meme, registrare un audio o ancora scrivere testi e poesie da imbucare in box apposite, così da contribuire con la propria risposta a questa sfida narrativa, con una voce multiforme, intima e personale, ma anche collettiva e generazionale. Tutti i dettagli per partecipare si trovano sulla pagina Instagram @quellocheivrea o sul sito dello ZAC!
I contributi raccolti saranno organizzati in un archivio cittadino, che sarà consegnato nelle mani di un collettivo di redazione under25: saranno i ragazzi stessi a scoprire cosa contiene e a restituirlo alla città sotto forma di una rivista creativa, una fanzine illustrata, un poster artistico o altro ancora da immaginare. Nelle prossime settimane, verranno diffuse le modalità per entrare a far parte della redazione.
All’iniziativa hanno aderito con entusiasmo le scuole superiori del territorio (Liceo Scientifico Gramsci, Liceo Artistico Faccio di Castellamonte, IIS Cena e IIS Olivetti), i centri di formazione CIAC e Casa di Carità Arti e Mestieri, il Polo Formativo Universitario Officina H, le associazioni sportive Canoa Club, Scuola Basket Lettera 22, Rugby Ivrea Club e Atletica Ivrea, il gruppo scout Ivrea 3, i servizi dell’educativa territoriale e molti negozi che ospiteranno le box per l’invio delle cartoline. Un ringraziamento particolare alla Tipografia Bolognino di Ivrea, che aderisce al progetto in veste di sponsor tecnico.
Il progetto QUELLO CHE VOGLIO DIRTI DI IVREA è l’esito del percorso di co-progettazione della cooperativa ZAC! Zone Attive di Cittadinanza, in collaborazione con Associazione Culturale Dynamoscopio, all’interno di Co-Incidenze, uno dei progetti vincitori del bando Open2Change di Fondazione Compagnia di San Paolo.