16 novembre 2024 – 10:01
Le consigliere regionali di Pcp, Erika Guichardaz e Chiara Minelli, hanno sollevato importanti questioni durante una conferenza stampa riguardo alla proliferazione delle società create da Cva, che stanno assumendo dimensioni sempre più rilevanti. Esse hanno sottolineato come gli amministratori di tali società vengano individuati tramite procedure prive di trasparenza pubblica e svincolate dal controllo sia di Finaosta che della Regione stessa.Secondo il gruppo Pcp, si evidenzia un conflitto tra la legge regionale 20 del 2016 e le linee guida per la sua applicazione approvate con una delibera nel 2022. La legge in questione prevede che le nomine dei dirigenti delle società controllate da Cva debbano avvenire attraverso procedure trasparenti e pubbliche, requisiti che secondo le due consigliere dovrebbero essere rispettati anche dalle società controllate da Cva.Tuttavia, il gruppo Pcp sostiene che ciò non avvenga a causa di una delibera di giunta del 2022 che escluderebbe le società partecipate da Cva spa dal rispetto di tali disposizioni. Questo contrasta direttamente con quanto stabilito dalla legge regionale che richiede l’applicazione delle norme non solo alle società madri come Cva ma anche alle loro controllate.Giovanni Maria Caruso ha dichiarato che l’esclusione delle società controllate da Cva spa dalla procedura è in netto contrasto con quanto previsto dalla legge regionale, la quale impone l’applicabilità delle normative a tutte le società coinvolte. Egli sottolinea l’importanza di far prevalere la disciplina legislativa in caso di contrasto tra la legge regionale e le linee guida attuative ad essa collegate.Il professore ha ribadito che queste società hanno una missione pubblica da rispettare e devono agire conformemente agli obiettivi per cui sono state istituite. Le consigliere Minelli e Guichardaz accusano Cva di agire in modo non conforme alla normativa vigente e alle finalità originarie, mentre lamentano l’inerzia della Regione nel monitorare adeguatamente le attività della società.In conclusione, emerge chiaramente la necessità di garantire il rispetto della legge regionale anche nelle attività delle società controllate da Cva al fine di preservare la trasparenza e l’efficacia nell’utilizzo dei fondi pubblici.