10 aprile 2024 – 17:40
Il fenomeno dell’esplorazione urbana, noto come “Urbex”, ha suscitato l’interesse di molti giovani negli ultimi anni. Tuttavia, questo passatempo non è privo di rischi, come dimostra il tragico incidente che ha coinvolto una ragazza francese di 22 anni trovata morta sopra La Salle, in Valle d’Aosta. La giovane e il suo amico, attualmente ricercato, erano alla ricerca del villaggio abbandonato dell’Equilivaz, dove la ragazza era stata trovata senza vita in una chiesetta diroccata lo scorso aprile.La storia dell’Equilivaz è segnata da eventi drammatici, come la frana del 1879 che ha distrutto il villaggio e costretto gli abitanti a cercare rifugio nella cappella dedicata a Santa Barbara. La forza della natura si è abbattuta sull’abitato portando distruzione e morte, lasciando il villaggio disabitato da allora. Oggi l’Equilivaz è raggiungibile con una breve camminata dalla strada statale 26, ma resta un luogo desolato e carico di storia.L’Urbex è diventato popolare tra i giovani appassionati di esplorazioni urbane, attratti dalla suggestione di visitare luoghi abbandonati e carichi di mistero. Case vuote, teatri in rovina, bunker nascosti: ogni luogo può raccontare storie affascinanti a chi sa coglierne il fascino. Tuttavia, è importante ricordare che l’esplorazione urbana può comportare rischi reali e bisogna sempre agire con prudenza e rispetto per i luoghi visitati.La tragedia dell’Equilivaz ci ricorda che la curiosità e l’avventura devono essere accompagnate da responsabilità e consapevolezza dei pericoli. L’esplorazione urbana può essere un modo emozionante per scoprire nuovi scenari e storie nascoste, ma va praticata con attenzione per evitare incidenti come quello accaduto alla ragazza francese.
