Rallentamento sciame sismico Campi Flegrei: monitoraggio e risorse umane insufficienti.

Il recente sciame sismico che ha interessato i Campi Flegrei ha mostrato un rallentamento nel suo ritmo, ma secondo il vulcanologo Mauro Di Vito, direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, non è ancora concluso. Nonostante la mancanza di segnali chiari sul prolungamento o l’eventuale manifestazione di nuovi sciami sismici, l’osservazione della deformazione del suolo nell’area indica la probabilità di ulteriori eventi.Nel frattempo, si stanno effettuando rilevamenti accurati per acquisire nuove informazioni: vengono misurati tutti i parametri disponibili e si sta potenziando la rete di monitoraggio nelle zone precedentemente trascurate. Si monitorano attentamente anche i fenomeni legati alla presenza di magma: le analisi dei gas indicano un aumento delle temperature e della pressurizzazione del sistema idrotermale superiore, con una significativa emissione giornaliera di CO2 dalle solfatare situate a Pisciarelli.Analoghe misure sono state estese anche nel golfo circostante. Nel frattempo, presso l’Osservatorio Vesuviano, ricercatori e tecnici lavorano incessantemente da più di 24 ore: il personale è sottoposto a un’intensa pressione e sarebbe necessario un rinforzo delle risorse umane. Numerosi ricercatori dell’Ingv si sono spontaneamente offerti per dare supporto al personale della Sala di monitoraggio, dove durante la notte sono stati registrati terremoti con una frequenza compresa tra 10 e 20 secondi.