Il rapimento di Tal Shoham e Avera Mengistu da parte di Hamas a Rafah ha destato grande preoccupazione e attenzione internazionale. I due ostaggi sono stati costretti a salire sul palco, assistiti dai miliziani, prima di essere consegnati alla Croce Rossa e successivamente alle forze armate israeliane. Avera Mengistu è stato trattenuto in ostaggio per oltre dieci anni, diventando il prigioniero israeliano più longevo detenuto da Hamas. Il giovane di 28 anni, di origine etiope, era entrato nella Striscia di Gaza nel 2014 attraversando il confine vicino a Zikim Beach.Tal Shoham, invece, si trovava in visita al kibbutz Beeri insieme alla moglie Adi e ai loro due figli Yahel e Nave al momento del rapimento avvenuto il 7 ottobre. La famiglia Shoham è stata portata a Gaza insieme ad altri quattro membri della famiglia. Fortunatamente, Adi e i bambini sono stati rilasciati nel novembre 2023 dopo un periodo di detenzione angosciante.Questi eventi hanno evidenziato la complessità delle relazioni tra Israele e Hamas, sottolineando la necessità di trovare soluzioni diplomatiche per risolvere le controversie e garantire la sicurezza dei civili coinvolti nei conflitti regionali. La liberazione degli ostaggi rappresenta un segnale positivo verso una possibile distensione delle tensioni nella regione mediorientale e un passo avanti verso la pace duratura tra le varie fazioni coinvolte.
Rapimento di Tal Shoham e Avera Mengistu da Hamas: la complessità delle relazioni Israele-Hamas
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