Realta carceraria italiana: minori dietro le sbarre con le madri. Urge intervento per garantire un futuro dignitoso.

Il drammatico caso di Giacomo, il bambino di soli 2 anni imprigionato insieme alla madre nel carcere di Rebibbia, ha scosso profondamente l’opinione pubblica. L’articolo di Alessandra Ziniti su ‘La Repubblica’ ha portato alla luce una realtà agghiacciante che mette in evidenza le gravi problematiche presenti all’interno delle carceri italiane. Oltre ai suicidi quotidiani, al sovraffollamento disumano e ai trattamenti privi di ogni forma di umanità, emerge anche la difficile situazione dei minori che si trovano a vivere in questo contesto estremamente delicato insieme alle madri detenute.I Senatori del PD Alfredo Bazoli, Franco Mirabelli, Anna Rossomando, Walter Verini e Cecilia d’Elia hanno giustamente evidenziato la vergogna che rappresenta il fatto che dei bambini debbano crescere dietro le sbarre insieme alle loro madri carcerate. Questa triste realtà mette in luce la mancanza di adeguate politiche penitenziarie volte a garantire un effettivo recupero e reinserimento sociale sia per le detenute che per i loro figli.È urgente promuovere interventi mirati per tutelare il benessere e lo sviluppo psicofisico dei minori coinvolti in queste drammatiche situazioni. È necessario garantire loro un ambiente sicuro e protetto, dove possano crescere lontani dalla violenza e dalla precarietà proprie della vita in carcere.L’attenzione delle istituzioni deve concentrarsi sulla creazione di programmi specifici volti a sostenere sia i bambini detenuti che le loro madri, offrendo loro supporto psicologico, educativo e sociale. Solo attraverso un impegno concreto e una riflessione profonda sulle condizioni delle carceri italiane sarà possibile porre fine a queste ingiustizie e garantire un futuro migliore per i più vulnerabili della nostra società.