Regioni e Province Autonome contro decreto liste d’attesa: difesa autonomia territoriale.

La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, ad eccezione del Lazio, ha espresso un parere negativo sul decreto legge concernente le liste d’attesa, sottolineando la necessità imprescindibile di eliminare l’articolo 2 in quanto ritenuto lesivo del principio di leale collaborazione. Propongono pertanto una revisione dell’articolo al fine di migliorare il testo del decreto e renderlo rispettoso delle competenze e prerogative di ciascun livello istituzionale, come sancito dalla Costituzione. Questa posizione riflette la volontà delle regioni e province autonome di garantire il pieno rispetto dei principi fondamentali della collaborazione tra enti territoriali e dello spirito federale che anima il nostro ordinamento giuridico. La salvaguardia dell’autonomia regionale e provinciale è un pilastro su cui si fonda il sistema democratico italiano, e qualsiasi normativa deve tener conto di questo principio irrinunciabile. È essenziale che le decisioni legislative rispettino la diversità dei contesti regionali e provinciali, valorizzando le specificità locali senza ledere i diritti costituzionalmente garantiti a ciascuna entità territoriale. In un momento storico in cui l’unità nazionale è fondamentale ma la valorizzazione delle differenze è altrettanto cruciale per una società inclusiva e equa, è importante che gli atti normativi siano frutto di un dialogo costruttivo tra Stato centrale, regioni e province autonome al fine di assicurare una governance efficace ed equilibrata su tutto il territorio nazionale.