A settembre 2025, un evento inedito ha segnato le attività di analisi tossicologiche presso il laboratorio dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPAL) di Imperia.
Per la prima volta, le forze dell’ordine hanno presentato due esemplari di funghi allucinogeni, sottoposti ad esame in seguito a sequestro.
L’analisi ha confermato la presenza di psilocina, il principio attivo responsabile degli effetti psicoattivi associati a questa classe di funghi, comunemente definiti “psichedelici”.
Questa scoperta, emersa dal monitoraggio sull’uso di sostanze stupefacenti condotto per conto della Procura di Imperia nel periodo compreso tra il primo gennaio e il 31 ottobre 2025, sottolinea una potenziale evoluzione dei consumi e l’emergere di nuove tendenze nella sfera della dipendenza.
Nel corso dei primi dieci mesi del 2025, il laboratorio ARPAL ha effettuato l’analisi di un totale di 775 campioni, inviati dalle forze dell’ordine per una determinazione quantitativa precisa dei principi attivi presenti (come THC, eroina, cocaina, MDMA), o per una identificazione qualitativa di sostanze sintetiche meno comuni e farmaci di origine diversa.
Questo processo di analisi approfondita, eseguito con metodologie all’avanguardia, è cruciale per supportare le indagini giudiziarie, monitorare le tendenze di consumo e informare le politiche di prevenzione.
I dati raccolti rivelano un quadro complesso e dinamico del panorama delle sostanze stupefacenti nell’imperiese.
L’hashish si conferma la sostanza illecita più diffusa, rappresentando quasi il 56,3% dei campioni analizzati (436 su 775).
La cocaina segue a distanza con quasi un quinto dei campioni (151, pari al 19,5%), mentre la marijuana incide per il 17,8% (138 campioni).
Un elemento di notevole interesse è rappresentato dai 40 campioni classificati come “sostanze incognite”, che costituiscono il 5,2% del totale e suggeriscono la presenza di nuove molecole o miscele di sostanze ancora in fase di identificazione.
L’eroina, tradizionalmente una sostanza significativa nel panorama della criminalità, mostra un numero di campioni in calo, mentre si osserva un incremento nel numero di farmaci da banco e “sostanze incognite” sequestrate, indicando un possibile spostamento verso l’automedicazione o l’utilizzo di prodotti chimici non destinati alla somministrazione umana.
La presenza di MDMA (ecstasy) è marginale, rappresentando solo lo 0,4% dei campioni.
L’incremento di farmaci da banco e di nuove droghe sintetiche costituisce un segnale di allarme.
Il laboratorio ARPAL segnala con attenzione la continua evoluzione del mercato illecito, che vede l’introduzione costante di nuove sostanze, alcune delle quali vengono prontamente classificate e inserite nelle tabelle delle sostanze stupefacenti, documenti legali che vengono aggiornati periodicamente per tenere il passo con le nuove sfide poste dall’innovazione chimica.
Questa capacità di adattamento e di risposta rapida è fondamentale per garantire un controllo efficace sul fenomeno della droga e proteggere la salute pubblica.







