La Liguria, a giugno 2025, si distingue come un’area di resilienza demografica in un contesto nazionale segnato da un progressivo declino.
I dati Istat, aggiornati al 30 giugno, indicano una popolazione residente di 1.510.624 unità, un incremento di 716 persone rispetto all’inizio dell’anno, testimoniando un’inversione di tendenza positiva che perdura da tre anni consecutivi.
Questa crescita, seppur modesta (+0,05%), contrasta nettamente con la diminuzione di 15.000 unità registrata a livello nazionale, un dato che solleva interrogativi sulle dinamiche interne al Paese e sulle possibili cause che guidano queste divergenti traiettorie demografiche.
L’evoluzione della popolazione ligure non è un fenomeno recente; si inserisce in una sequenza temporale più ampia che evidenzia le oscillazioni dell’andamento demografico regionale.
Sebbene la popolazione attuale rappresenti un aumento rispetto ai valori registrati alla fine del 2023 (1.508.197) e del 2022 (1.507.906), quando l’inversione di tendenza ha preso avvio, è importante notare che rimanga inferiore ai picchi pre-pandemia del 2021 (1.513.446), del 2020 (1.513.001) e, soprattutto, del 2019 (1.528.407).
Questa discrepanza suggerisce un recupero parziale, ma non ancora completo, delle perdite subite durante la fase acuta della crisi sanitaria e le successive ripercussioni socio-economiche.
Analizzando la composizione di genere, emergono dati significativi: a giugno 2025, la Liguria conta 777.653 donne e 732.971 uomini, delineando una prevalenza femminile all’interno della popolazione regionale.
Questa differenza è presente in tutte le province, con Genova che presenta il dato più rilevante.
A livello provinciale, Genova, con 819.594 residenti, rimane il principale polo di attrazione demografica, sebbene non sia ancora tornata al livello di popolazione registrato prima delle fluttuazioni degli ultimi anni.
Savona (266.887 abitanti), La Spezia (214.792) e Imperia (209.351) completano il quadro, ciascuna con una composizione di genere che riflette dinamiche interne specifiche.
È interessante notare come la relativa stabilità demografica ligure potrebbe essere legata a fattori quali l’attrattività del territorio, la sua posizione strategica, la qualità della vita percepita e, non ultimo, l’offerta di opportunità lavorative, sebbene un’analisi più approfondita sia necessaria per quantificare l’importanza relativa di questi elementi.
L’attenta gestione del turismo, l’innovazione nel settore industriale e l’attenzione all’ambiente potrebbero giocare un ruolo cruciale nel consolidare questa tendenza positiva e nel contrastare il calo demografico che affligge altre aree del Paese.