La Liguria si trova ad affrontare una crisi di sicurezza civile con ripercussioni dirette sulla capacità di risposta del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Un’emergenza che si manifesta con una carenza strutturale di personale, stimata intorno al 30% rispetto alle previsioni organiche, e che mina la resilienza del territorio di fronte a eventi calamitosi e necessità di soccorso.
L’allarme, sollevato dal capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale, Stefano Giordano, non è un episodio isolato, ma il sintomo di un progressivo impoverimento delle risorse destinate al Corpo.
Le città di Savona, Albenga e Finale Ligure fungono da campanello d’allarme, con le sigle sindacali che denunciano organici ridotti a livelli minimi storici.
Questa drastica riduzione impone turni insufficienti, mette a repentaglio servizi essenziali e compromette la sicurezza della popolazione.
La situazione è particolarmente critica nelle aree strategiche per la Liguria.
A Genova, la capacità operativa dei nuclei sommozzatori è dimezzata, mentre il personale portuale soffre di un deficit cronico.
Anche La Spezia vede attivo un solo nucleo sommozzatori su quattro, con un impatto devastante sulle operazioni di soccorso in mare.
La situazione si fa ancora più allarmante a Savona, dove il nucleo nautico, deputato a garantire la sicurezza lungo la costa, è stato drasticamente ridotto, con la sospensione di interi turni operativi a partire da marzo.
Nel Ponente ligure e a Finale Ligure, la mancanza di personale costringe alla sospensione di turni interi, con conseguenze dirette sulla capacità di intervento in caso di emergenze.
Le ripercussioni di questa carenza non si limitano alla mera impossibilità di intervenire tempestivamente.
La pressione sulle risorse umane esistenti porta a un aumento esponenziale degli straordinari, alla riduzione delle ferie, a carichi di lavoro insostenibili e, inevitabilmente, a un aumento del rischio per i vigili del fuoco stessi e per la cittadinanza.
La salute psicofisica del personale è a rischio, con un impatto negativo sulla qualità del servizio offerto.
Per affrontare questa emergenza, il Consiglio Regionale è chiamato ad agire.
L’ordine del giorno presentato mira a sollecitare la Giunta Bucci a impegnarsi attivamente, attraverso la Conferenza Stato-Regioni, per l’aumento delle risorse economiche destinate alla direzione regionale dei vigili del fuoco.
L’obiettivo è duplice: tamponare immediatamente le carenze organiche attraverso l’applicazione delle normative contrattuali e, parallelamente, sollecitare un incremento di personale a livello nazionale, in linea con le piante organiche previste.
È fondamentale non solo recuperare il personale mancante, ma anche investire nella formazione e nell’aggiornamento delle competenze, per garantire un servizio di soccorso sempre più efficiente e sicuro, in grado di rispondere alle sfide complesse che il territorio ligure presenta.
La sicurezza della comunità non può essere compromessa da tagli e sottodimensionamenti.








