Il Futuro dell’Aurelia Bis: Un Nodo Giudiziario tra Interessi Pubblici e Impegni ContrattualiLa realizzazione delle varianti Aurelia Bis di Savona e La Spezia, opere infrastrutturali di primaria importanza per la Liguria, si trova attualmente in una fase critica, sospesa da un’incertezza giuridica.
Un incontro ad alto livello, tenutosi presso la sede di Anas Liguria e animato da figure chiave come l’amministratore delegato Claudio Gemme, il commissario di Governo Matteo Castiglioni, il viceministro Edoardo Rixi e l’assessore Giacomo Giampedrone, ha messo in luce la complessità della situazione, evidenziando un punto di stallo che richiede un intervento decisivo da parte della magistratura.
Anas, l’ente gestore, ha espresso l’intenzione di rescindere i contratti stipulati con l’impresa ICI Italiane Costruzioni S.
p.
A.
, una decisione motivata da una serie di inadempienze e ritardi gravissimi che hanno compromesso la regolarità e i tempi di completamento dei lavori.
Questa decisione non è una semplice procedura amministrativa, ma riflette una valutazione critica della capacità dell’impresa di onorare i propri impegni contrattuali e di garantire la realizzazione dell’opera nei tempi e con gli standard qualitativi richiesti.
La decisione finale, tuttavia, è ora nelle mani di un giudice del Tribunale di Roma.
Quest’ultimo dovrà valutare la proposta di continuità presentata da ICI, che potrebbe consentire all’impresa di proseguire i lavori, oppure rigettarla, aprendo la strada alla risoluzione dei contratti e alla selezione di nuove imprese per la prosecuzione dell’opera, con l’obiettivo di accelerare i tempi entro i primi mesi del 2026.
Qualora la proposta di continuità venisse accolta, Anas si riserva la possibilità di presentare un reclamo, seguendo le procedure previste dal diritto civile, ribadendo la propria posizione e l’urgenza di garantire la realizzazione dell’opera.
Le difficoltà incontrate da ICI sono state aggravate da una serie di vicissitudini societarie che hanno portato all’avvio di una procedura di ricomposizione del debito presso il Tribunale di Roma.
Pur avendo questa procedura raggiunto una conclusione formale nel luglio 2025 con la cessione di alcuni rami d’azienda, i cantieri non hanno ripreso le attività con l’efficacia auspicata, rimanendo bloccati in una condizione di stallo.
Questo scenario ha costretto Anas a formalizzare le contestazioni nei confronti dell’appaltatore, avviando la procedura di risoluzione dei contratti sia per la variante di Savona che per quella della Spezia.
La decisione di Anas non è dettata da una semplice reazione a eventi imprevisti, ma riflette una valutazione approfondita della capacità di ICI di garantire la realizzazione dell’opera.
Le gravi inadempienze e i ritardi accumulati rendono inidonea la prosecuzione dei lavori con la stessa impresa, nonostante la presentazione di un nuovo piano concordatario.
La priorità rimane, pertanto, la realizzazione dell’Aurelia Bis, un’opera strategica per lo sviluppo economico e infrastrutturale della Liguria, e Anas è determinata a perseguire questo obiettivo con la massima efficienza e trasparenza, anche attraverso un intervento giudiziario che possa sbloccare la situazione e garantire il rispetto degli interessi pubblici coinvolti.
Il caso solleva interrogativi più ampi sulla gestione dei contratti pubblici e sulla necessità di meccanismi di controllo più stringenti per evitare ritardi e sprechi di risorse, soprattutto in opere di tale rilevanza strategica.