Testico, Faro di Sostenibilità: Un Modello per l’Italia

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Nell’entroterra ligure, Testico si erge a simbolo di una trasformazione profonda, un paradigma di resilienza e progresso sostenibile che si proietta verso il futuro delineato dall’Agenda 2030.
La celebrazione del riconoscimento come Comune sostenibile non è un mero atto formale, ma il coronamento di un percorso di impegno e innovazione, un segnale forte per l’intera nazione.

Il riconoscimento, formalizzato durante la presentazione del Rapporto Montagne Italia 2025, un’analisi approfondita promossa dal Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie e gestita dall’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani, sottolinea come i piccoli centri, spesso marginalizzati e percepiti come statici, possano essere veri motori di cambiamento socioeconomico.
La sindaca di Testico, Lucia Moscato, ha espresso con chiarezza la necessità di un cambio di prospettiva.

La vitalità delle aree interne e montane non è un’ipotesi, ma una realtà emergente, un potenziale inespresso che, se opportunamente coltivato, può generare un impatto significativo sull’economia regionale e nazionale.

Il trend demografico, con flussi migratori inversi e un rinnovato interesse per il mercato immobiliare, è un indicatore promettente.

Tuttavia, la sindaca ha evidenziato la cruciale importanza di condizioni di lavoro più adeguate e di un supporto politico di lungo periodo per liberare appieno questo potenziale.
La sfida è superare le barriere infrastrutturali e burocratiche che spesso limitano l’operato delle amministrazioni locali, permettendo loro di agire con maggiore efficacia e autonomia.

Il monitoraggio delle politiche di sostenibilità, avviato in collaborazione con la Rete dei Comuni sostenibili, rappresenta un impegno concreto verso la trasparenza e la responsabilità.
Questo processo non si limita a una valutazione quantitativa, ma implica un’analisi approfondita degli impatti sociali, ambientali ed economici delle azioni intraprese.
È un percorso di apprendimento continuo, volto a migliorare le strategie e a massimizzare i benefici per la comunità.

Maurizio Gazzarri, direttore tecnico della Rete dei Comuni Sostenibili, ha ribadito con forza l’importanza strategica di questi territori.

L’Agenda 2030 non può realizzarsi senza il pieno coinvolgimento dei comuni ‘piccoli’ e delle aree montane, che custodiscono un patrimonio di conoscenze tradizionali, un legame profondo con la natura e una capacità di innovazione spesso sottovalutata.

Si tratta di comunità capaci di adattarsi ai cambiamenti climatici, di promuovere l’agricoltura sostenibile e di valorizzare il turismo responsabile.

Testico, con la sua esperienza, si propone come un modello di ispirazione per altri comuni, dimostrando che la sostenibilità non è un limite, ma un’opportunità per costruire un futuro più equo, prospero e resiliente per tutti.
La sua storia è la prova che anche i luoghi più piccoli e apparentemente isolati possono giocare un ruolo cruciale nel raggiungimento degli obiettivi globali dell’Agenda 2030.

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