Alle 13:30, un evento di significativa portata ha scosso la tranquillità del paesaggio comasco, con un cospicuo blocco di roccia che si è staccato dal versante del Monte San Martino, affettuosamente – e con una punta di rispetto – soprannominato “Monte Marcio” dagli abitanti locali.
La caduta del masso ha generato una sequenza di impatti che hanno coinvolto la linea ferroviaria e la statale 36, quest’ultima costeggiante il pittoresco Lago di Como, fortunatamente senza causare feriti o danni a veicoli in transito.
L’episodio si è verificato tra Lecco e Abbadia Lariana, in prossimità della località Pradello, un’area particolarmente esposta a fenomeni di instabilità geomorfologica.
Secondo le prime ricostruzioni fornite da Trenord, il treno 2824, proveniente da Milano Centrale con destinazione Tirano, ha inevitabilmente collisionato con i detriti originati dalla frana.
Le intense precipitazioni dei giorni precedenti avevano compromesso la stabilità del versante montano, innescando il distacco del masso e predisponendo il terreno a questo tipo di evento.
L’abilità e la prontezza di riflessi del macchinista, che ha tempestivamente azionato i freni di emergenza, hanno mitigato potenziali conseguenze ben più gravi.
Nonostante l’intervento, l’urto con la massa rocciosa ha causato lo sgarrimento del primo carrello della prima carrozza, evidenziando la violenza dell’impatto.
L’evacuazione dei passeggeri e del personale di bordo, coadiuvata dai Vigili del Fuoco, si è svolta senza imprevisti, testimoniando l’efficacia dei protocolli di sicurezza.
La circolazione stradale sulla statale 36 è attualmente limitata a una sola corsia, con conseguenti significativi rallentamenti.
Parallelamente, la tratta ferroviaria tra Lecco e Abbadia Lariana è stata temporaneamente sospesa, interrompendo il collegamento ferroviario tra le due località.
Sul posto sono intervenute le squadre dei Vigili del Fuoco del comando di Lecco, la Polizia Stradale, i tecnici Anas e un’ambulanza, predisposti a gestire l’emergenza e a garantire la sicurezza della zona.
È stata interrotta anche una corsia della carreggiata nord della statale.
La valutazione dei tempi necessari per il completo ripristino della viabilità e della linea ferroviaria si preannuncia complessa, richiedendo un’approfondita perlustrazione del versante montano sovrastante.
L’obiettivo primario è accertare la stabilità del pendio e prevenire ulteriori distacchi rocciosi, garantendo la sicurezza di residenti, viaggiatori e infrastrutture.
L’evento sottolinea, ancora una volta, la vulnerabilità del territorio montano comasco, esposto a rischi idrogeologici e alla necessità di monitoraggio costante e interventi mirati.