martedì 16 Dicembre 2025

Tredicesima 2025: consumi in Lombardia tra inflazione e risparmio

L’imminente distribuzione delle tredicesime nel 2025 proietta un quadro complesso per l’economia lombarda, con previsioni di consumi complessivi che sfiorano i 5,2 miliardi di euro.
Questo dato, pur indicando una crescita nominale, rivela una dinamica sottostante più sfumata se si considera l’inflazione, che incide con un aumento contenuto dell’1,4%, il più basso negli ultimi quattro anni.
Questa moderazione non è riconducibile solamente a fattori macroeconomici globali, ma riflette anche cambiamenti strutturali nel comportamento dei consumatori e nell’andamento socio-economico delle famiglie.

L’analisi del Centro Studi di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza evidenzia una contrazione della propensione al risparmio, segnale di una crescente pressione finanziaria sulle famiglie, che le spinge a destinate una quota maggiore del reddito disponibile ai consumi immediati.

Parallelamente, si registra un aumento, seppur lieve, della percentuale di famiglie in condizione di povertà, con implicazioni dirette sulla loro capacità di sostenere spese non essenziali e contribuire alla crescita del settore retail.

Un elemento significativo è l’apporto del turismo, sia nazionale che internazionale, che genera un fatturato stimato di 519 milioni di euro, amplificando l’impatto economico complessivo.
Sebbene i beni di consumo siano destinati ad assorbire una quota considerevole, pari a 1,3 miliardi di euro con un incremento dell’11,3%, emerge un rallentamento nella spesa per viaggi e vacanze, indicativo di una maggiore cautela da parte dei consumatori, forse legata a incertezze legate al contesto geopolitico e all’evoluzione dei costi dei trasporti.

L’utilizzo della tredicesima è caratterizzato da una marcata prevalenza di spese “incomprimibili”, che rappresentano quasi i due terzi del totale (3,3 miliardi di euro).
Queste includono pagamenti ricorrenti come rate di mutui, spese condominiali, rette scolastiche, premi assicurativi e costi per la salute, testimoniando la crescente difficoltà per molte famiglie a destreggiarsi tra impegni finanziari e necessità primarie.
Si aggiungono poi le spese “necessarie”, che coprono la manutenzione della casa e dell’auto, l’igiene personale e le riparazioni, sottolineando l’importanza di questi interventi per il mantenimento del benessere quotidiano.
Nonostante le sfide, permane un cauto ottimismo per il comparto della ristorazione, dell’intrattenimento e dello sport.

La prevista lieve crescita della tredicesima reale, unita alla ricerca di momenti di svago e convivialità, potrebbe stimolare una maggiore spesa in questi settori.

Tuttavia, la persistente incertezza economica e la crescente consapevolezza dei consumatori spingono verso scelte più ponderate e orientate al risparmio, a discapito delle vacanze e dei viaggi.

La spesa turistica, pur rimanendo un motore importante per l’economia locale, è destinata a subire una flessione, riflettendo una tendenza alla riduzione dei flussi turistici e a un contenimento dei costi per i viaggiatori.

La capacità di adattamento dei settori economici e la capacità di anticipare i cambiamenti nel comportamento dei consumatori si configurano come elementi cruciali per affrontare le sfide e cogliere le opportunità che il periodo natalizio e la distribuzione delle tredicesime offrono all’economia lombarda.

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