L’inchiesta sul delitto di Garlasco, ancora avvolta da ombre e interrogativi, ha visto oggi un’importante, seppur tecnicamente complessa, fase di avanzamento.
Andrea Sempio, l’unico indagato nel nuovo filone d’indagine promosso dalla Procura di Pavia, si è sottoposto a un’accurata antropometrica presso l’Istituto di Medicina Legale di Milano.
L’esame, durato circa tre ore e condotto dall’esperta antropologa forense Cristina Cattaneo, rappresenta un tentativo di acquisire dati fisici oggettivi che potrebbero fornire elementi cruciali per la ricostruzione della dinamica delittuosa e per il confronto con le evidenze raccolte sulla vittima, Chiara Poggi.
La Procura, nel disporre l’esame, mira a stabilire, attraverso la comparazione dei dati antropometrici di Sempio con le lesioni riscontrate sul corpo di Chiara Poggi e con le analisi chimico-forensi delle macchie di sangue effettuate dal RIS, eventuali corrispondenze e anomalie che potrebbero corroborare o smentire le ipotesi investigative in atto.
Un approccio scientifico rigoroso, volto a superare le incertezze e le interpretazioni soggettive che hanno caratterizzato le prime fasi dell’indagine.
Accompagnato dai suoi legali, Liborio Cataliotti e Angela Taccia, e dal consulente tecnico Armando Palmegiani, Sempio ha manifestato una disponibilità inattesa, acconsentendo spontaneamente all’esecuzione dell’esame, nonostante la possibilità di opporvisi.
Un gesto interpretato come segno di trasparenza e collaborazione con le autorità, come sottolineato dall’avvocata Taccia, evidenziando l’assenza di “nulla da nascondere”.
Il consulente della difesa, Armando Palmegiani, ha descritto l’attività come “lineare”, confermando la partecipazione attiva e il contraddittorio con gli esperti della Procura.
Le osservazioni formulate durante l’esame, ha aggiunto Palmegiani, saranno parte integrante della valutazione complessiva, al fine di garantire una difesa completa e informata.
L’assenza di una formale perizia o consulenza, per il momento, sottolinea la natura esplorativa di questo accertamento.
Il suo scopo primario è quello di raccogliere dati quantitativi e misurabili, che possano contribuire a chiarire aspetti controversi del caso, senza precludere ulteriori approfondimenti scientifici.
L’effettivo impiego di questi dati, e le conclusioni che ne deriveranno, rimangono ancora incerti, ma la loro acquisizione segna un passo significativo verso una più precisa ricostruzione della tragica vicenda.





