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martedì 11 Novembre 2025

Francobolli della Resistenza: un atto di sfida e rinascita.

Un’inedita esposizione filatelica, promossa congiuntamente dal Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio Regionale del Piemonte e dal Polo del ‘900, in collaborazione con Anpi Alessandria e Torino, e il Centro Italiano di Filatelia della Resistenza e Storia Contemporanea, offre una prospettiva unica sulla Resistenza italiana.
L’evento, itinerante attraverso i sette comuni della valle Bormida, rivela una storia di resilienza e comunicazione clandestina: la produzione, tra il 1944 e il 1945, di francobolli alternativi a quelli della Repubblica Sociale Italiana.
L’iniziativa si configura come un atto di contestazione simbolica, compiuto in condizioni di estrema difficoltà.

La tipografia di Castelnuovo Bormida, fulcro di questa attività segreta, fu il luogo in cui nacquero questi francobolli, caratterizzati da un’iconografia potente: l’immagine della Vittoria Alata, ispirata al celebre Perseo di Benvenuto Cellini, divenuta un emblema di speranza e liberazione.
La scelta dell’immagine, di chiara derivazione classica, sottolinea la volontà di riappropriarsi di un’identità culturale italiana indipendente dall’influenza del regime fascista.
La peculiarità di questo episodio risiede non solo nella sua natura clandestina, ma anche nella sua portata politica.

Il 26 aprile 1945, a guerra conclusa, il Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) di Castelnuovo Bormida emanò un decreto che dichiarava decaduti i francobolli della RSI, riconoscendo ufficialmente l’emissione dei Patrioti della Valle Bormida.
Questo atto formale, apparentemente secondario, assume un significato profondo: un gesto di riconoscimento della legittimità di un’azione di resistenza civile, un atto di rottura con il passato e un’affermazione della volontà di ricostruire un’Italia democratica.

La mostra, curata da Francesco Marzi, bibliotecario dell’ANPI, non si limita a esporre i francobolli stessi, ma intende raccontare la storia dei comuni coinvolti, testimoniando come la Resistenza si manifestasse in forme diverse dalla lotta armata, attraverso l’ingegno, l’organizzazione e la capacità di comunicare al di là delle censure.

Il percorso espositivo, che toccherà Rivalta Bormida, Castellazzo Bormida, Castelspina, Sezzadio, Castelnuovo Bormida, Strevi e Cassine, mira a sensibilizzare le nuove generazioni sulla complessità della Resistenza e sull’importanza di preservare la memoria storica.

Come sottolineato durante la conferenza stampa dal vicepresidente del Consiglio Regionale e presidente del Comitato Resistenza e Costituzione, Domenico Ravetti, e dal sindaco di Rivalta Bormida, Claudio Pronzato, questi francobolli rappresentano un atto eroico e disarmato, un simbolo tangibile della capacità di resilienza e della volontà di ricostruire una comunità libera e democratica.
L’iniziativa, a detta del presidente provinciale ANPI Alessandria, Roberto Rossi, e del presidente provinciale ANPI Torino, Nino Boeti, permette di riscoprire una dimensione spesso trascurata della Resistenza: quella civile, fatta di piccoli gesti quotidiani e di azioni di comunicazione che, nel loro insieme, hanno contribuito alla costruzione di un’Italia più giusta e libera.

Il presidente del Centro Italiano di Filatelia della Resistenza e Storia Contemporanea, Ignazio Lavagna, conclude evidenziando l’unicità di questo caso filatelico: un patrimonio culturale da tutelare e valorizzare come testimonianza di una rinascita civile e di una comunicazione libera, un contributo prezioso per comprendere le radici della Repubblica Italiana.

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