La sesta edizione di “Fabbriche Aperte Piemonte” si è inaugurata a Torino, con una visita guidata all’innovativo impianto di accumulo termico Iren nel quartiere San Salvario, testimoniando un crescente interesse verso il patrimonio industriale regionale.
Quest’anno, l’evento supera ogni precedente, registrando un’affluenza eccezionale con oltre 10.300 visitatori, una crescita significativa rispetto alle poco meno di 10.000 dell’anno precedente.
L’iniziativa, come sottolineato dal Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e dagli Assessori Andrea Tronzano (Attività Produttive) e Matteo Marnati (Innovazione), consolida un modello virtuoso che fonde la comunità, l’innovazione tecnologica e la produzione industriale.
L’apertura delle porte delle imprese non è semplicemente un gesto di trasparenza, ma un’occasione per rendere tangibile il legame tra cittadini e il mondo produttivo, alimentando la consapevolezza del valore intrinseco della filiera industriale piemontese.
Il successo di “Fabbriche Aperte” si riflette anche nel numero record di aziende partecipanti, salito a 150, un aumento notevole rispetto alle 130 dell’edizione passata.
La distribuzione geografica delle imprese coinvolte evidenzia una presenza capillare su tutto il territorio regionale: 78 a Torino, un polo di attrazione per l’innovazione, 20 a Cuneo, 14 a Biella, 12 ad Alessandria, 9 a Novara, 8 ad Asti, 5 a Vercelli e 4 nel Verbano-Cusio-Ossola.
La varietà delle filiere industriali rappresentate – metalmeccanica, meccatronica, automazione industriale (44 aziende), agroalimentare (29), automotive (24), tessile (15), chimica, farmaceutica e biomedicina (12) e altre tipologie (26) – testimonia la ricchezza e la diversificazione del tessuto produttivo piemontese.
La completa saturazione delle prenotazioni in ogni fascia oraria e l’esaurimento dei posti disponibili in ben 35 aziende confermano l’elevata domanda di accesso e l’interesse diffuso verso le realtà industriali locali.
Un dato particolarmente significativo è l’impatto delle risorse europee: oltre il 40% delle aziende partecipanti ha implementato progetti finanziati dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR).
Questi investimenti, per un valore stimato di oltre 73 milioni di euro, si sono concentrati su aree strategiche come l’efficientamento energetico, l’innovazione dei processi produttivi, la riqualificazione di edifici e macchinari, l’accesso al credito e la ricerca e sviluppo.
Questo dimostra la capacità del Piemonte di intercettare e trasformare le opportunità offerte dall’Unione Europea in un motore di crescita per le imprese e un beneficio concreto per i cittadini, consolidando il ruolo della regione come polo d’eccellenza nell’innovazione industriale.








