Analisi delle Previsioni Occupazionali nell’Alto Piemonte: Un Quadro a Ottobre 2025Un’indagine condotta attraverso il sistema informativo Excelsior, frutto della collaborazione tra Unioncamere e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, e analizzata dal servizio studi della Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte, rivela uno scenario complesso per il mercato del lavoro nelle province di Biella, Novara, Verbano Cusio Ossola e Vercelli, con riferimento al mese di ottobre 2025.
Le previsioni indicano un totale di 6.080 contratti programmati, una cifra che, pur rappresentando il 20% del fabbisogno occupazionale previsto a livello regionale, mostra una diminuzione di 70 unità rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, suggerendo una potenziale frenata nell’attività economica locale.
Questa flessione, seppur moderata, solleva interrogativi sulle dinamiche sottostanti e richiede un’analisi più approfondita delle tendenze strutturali in atto.
Il quadro che emerge è caratterizzato da una marcata prevalenza di contratti a termine, che incidono per oltre il 70% delle entrate previste, evidenziando una certa flessibilità – o, potenzialmente, una precarietà – nel sistema occupazionale.
Un aspetto significativo è inoltre la concentrazione della domanda proveniente da una percentuale relativamente limitata di imprese rispetto al totale: Verbania (15%), Vercelli (18%), Biella (19%) e Novara (21%).
Questo dato suggerisce una polarizzazione nella capacità di assunzione, con un numero ristretto di aziende a trainare la creazione di posti di lavoro.
La difficoltà di reperimento del personale, quantificata tra il 45% e il 50% delle entrate previste, sottolinea un mismatch tra l’offerta e la domanda di competenze.
La richiesta di esperienza professionale specifica, spesso limitata al settore di riferimento, indica una ricerca di figure qualificate e specializzate, accentuando il problema del mismatch e rendendo più arduo l’inserimento di nuovi talenti o di profili meno esperti.
La tendenza prevalente, in termini di settori trainanti, rimane ancorata ai servizi di alloggio e ristorazione e al commercio, settori tradizionalmente importanti per l’economia locale, ma potenzialmente vulnerabili alle fluttuazioni economiche e ai cambiamenti nelle abitudini dei consumatori.
Analizzando le singole province, Biella presenta un calo di 200 contratti programmati rispetto al 2024, con una quota stabile di soli 30%, mentre a Novara si registra un leggero aumento di 100 contratti, con una quota stabile che si attesta al 24%.
Il Verbano Cusio Ossola mostra una sostanziale stabilità (840 contratti), con una scarsa incidenza di contratti a tempo indeterminato (19%), mentre Vercelli registra una diminuzione di 70 contratti, con una quota stabile ancora più contenuta (20%).
In sintesi, il mercato del lavoro nell’Alto Piemonte si presenta con una combinazione di fattori che ne definiscono la complessità: una diminuzione delle previsioni occupazionali rispetto all’anno precedente, una forte prevalenza di contratti a termine, una concentrazione della domanda da parte di un numero limitato di imprese, una difficoltà di reperimento di personale qualificato e una dipendenza da settori economici specifici.
Un’analisi più approfondita delle cause di queste tendenze e l’implementazione di politiche mirate a favorire l’occupazione stabile e la formazione di competenze professionali saranno cruciali per sostenere la crescita economica e il benessere sociale del territorio.








