
Nel cuore delle colline vercellesi, a Postua, un drammatico incidente ha messo a dura prova l’efficienza e la professionalità dei soccorsi alpini e dell’elisoccorso.
Un escursionista, impegnato in un percorso montano, ha perso l’aderenza, precipitando per una significativa dislivello di circa quaranta metri lungo un pendio impervio.
L’evento, verificatosi intorno alle ore 12:50, ha generato un immediato allarme.
La tempestività della risposta è stata cruciale.
Le squadre di terra del Soccorso Alpino Piemontese sono state prontamente mobilitate, affiancate dall’intervento del Servizio Regionale di Elisoccorso di Azienda Zero Piemonte, che ha garantito una rapida operazione aerea.
L’elicottero, in pochi istanti, ha raggiunto la zona, dove ha eseguito un preciso sbarco con verricello per immettere in loco un’unità di soccorso specializzata.
La situazione presentava complessità operative non indifferenti.
La natura rocciosa e l’inclinazione del pendio richiedevano un approccio tecnicamente avanzato.
Mentre il medico e l’infermiere, con competenza e rapidità, si dedicavano alla stabilizzazione e all’immobilizzazione del ferito, i tecnici del soccorso alpino procedevano alla predisposizione di ancoraggi solidi e all’assemblaggio delle attrezzature necessarie per un recupero sicuro.
La calata della barella, in particolare, ha richiesto manovre alpinistiche precise e coordinate, testimonianza dell’alta preparazione e dell’esperienza dei soccorritori.
Una volta raggiunta una posizione più accessibile, il paziente è stato trasportato a spalle lungo un percorso impervio, fino a un punto aperto idoneo all’imbarco sull’eliambulanza.
Il trasferimento in ospedale, con codice giallo per sospetto politrauma, ha consentito di garantire un percorso di cura immediato.
L’intervento congiunto delle diverse componenti di soccorso, la rapidità di risposta e la capacità di adattamento alle difficili condizioni ambientali hanno permesso di evitare conseguenze potenzialmente più gravi, sottolineando l’importanza di una formazione specializzata e di un coordinamento efficiente in contesti di emergenza in ambiente montano.
L’episodio rimarca, inoltre, la necessità di prudenza e preparazione da parte di ogni escursionista che si avventura lungo i sentieri alpini.


