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martedì 4 Novembre 2025

Torino al sesto posto: preoccupante aumento delle denunce.

Torino, fulcro industriale e culturale del Piemonte, si posiziona con preoccupazione al sesto posto nella graduatoria nazionale delle città italiane con il più alto numero di denunce per reato, un dato che emerge dall’analisi dei rapporti interforze del Ministero dell’Interno.
Questo posizionamento, analizzato in confronto agli anni precedenti, suggerisce un’evoluzione complessa del panorama criminale urbano e regionale.

Il dato complessivo di 128.666 denunce nel 2024, equivalenti a 5.827,6 reati ogni 100.000 abitanti, evidenzia una crescita del 2,72% rispetto all’anno precedente, un incremento che necessita di un’indagine approfondita per comprenderne le dinamiche sottostanti.

Questo aumento non è un mero incremento numerico, ma potrebbe riflettere cambiamenti nelle strategie investigative, una maggiore propensione alla denuncia da parte dei cittadini o, più allarmante, un effettivo aumento dell’incidenza di determinate tipologie di reato.

L’analisi per tipologia di reato rivela peculiarità rilevanti.

Torino si distingue negativamente come prima città per numero di denunce di danneggiamenti, un dato che potrebbe essere collegato a fenomeni di vandalismo urbano, degrado ambientale o tensioni sociali.

La seconda posizione per truffe e frodi informatiche riflette la crescente sofisticazione delle tecniche criminali nell’era digitale e la necessità di sensibilizzare la popolazione e rafforzare le capacità di contrasto delle forze dell’ordine.
La terza posizione per furti con strappo segnala un problema di sicurezza percepita e reale che impatta sulla qualità della vita dei cittadini.
A livello regionale, il quadro è variegato.

Alessandria e Novara si attestano in posizioni intermedie, con una diminuzione o un lieve aumento dei reati denunciati, indicando un andamento più stabile rispetto a Torino.

Biella e Asti mostrano incrementi marginali, mentre Vercelli desta particolare attenzione per il dato relativo ai reati di prostituzione e pornografia minorile, un fenomeno che richiede interventi mirati di prevenzione e contrasto.

Verbano-Cusio Ossola, con un indice di criminalità relativamente basso, si posiziona in coda alla classifica, ma la diminuzione dei reati denunciati potrebbe essere influenzata da fattori demografici o geografici.

Cuneo, in ultima posizione, presenta un aumento dei reati denunciati, seppur contenuto, che merita un’analisi attenta per identificare le cause e le aree più critiche.

È fondamentale sottolineare che queste statistiche rappresentano solo la punta dell’iceberg.

Molti reati rimangono inesplorati o non denunciati, rendendo difficile una valutazione precisa del reale livello di criminalità.

L’analisi di questi dati deve essere integrata con indagini qualitative, studi socio-economici e un confronto costante con le comunità locali per comprendere le cause profonde di questi fenomeni e definire strategie di prevenzione e contrasto efficaci e sostenibili nel tempo.

Il contrasto alla criminalità non può essere solo un’azione repressiva, ma deve coinvolgere politiche sociali, educative e di sviluppo economico che promuovano la coesione sociale e la sicurezza urbana.

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