mercoledì 10 Settembre 2025
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Piemonte

Escursionista scomparso in Entracque: mobilitazione tra Cuneo e Francia

La comunità montana di Entracque (Cuneo) è in stato di mobilitazione, teatro di un’operazione di ricerca e soccorso complessa e delicata, in corso da quando un escursionista ha perso i contatti con i suoi familiari domenica sera.
L’uomo, intrapreso una gita solitaria, aveva comunicato ai suoi cari, intorno alle 19:00, il suo progressivo ritorno verso il punto di partenza, il parcheggio dove aveva lasciato il suo motoveicolo, stimando un tempo di percorrenza di circa tre ore.

L’assenza di ulteriori notizie, e il mancato rientro previsto a mezzanotte, hanno innescato l’allarme e l’avvio immediato delle ricerche.
L’impegno profuso nel tentativo di rintracciare l’escursionista è ampio e articolato.

Più di quaranta tecnici specializzati del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese sono attivamente coinvolti, scandagliando con meticolosità sentieri e pendii rocciosi compresi tra il rifugio Pagarì e i colli delle Finestre e Saint Robert.

La strategia operativa è stata modificata rispetto ai giorni precedenti: inizialmente focalizzata su zone di alta quota e tratti particolarmente impervi, ora si concentra prevalentemente sui versanti più a valle, una scelta motivata dall’analisi dei possibili scenari di un eventuale incidente o smarrimento.

Il supporto aereo è cruciale per l’efficacia delle operazioni.

Il *peloton de gendarmerie de haute montagne* francese ha ripreso i sorvoli aerei con il proprio elicottero, coordinandosi con i vigili del fuoco italiani, che operano con risorse analoghe.

L’integrazione delle risorse a livello transfrontaliero sottolinea la natura interconnessa del territorio alpino e la necessità di collaborazione transnazionale in situazioni di emergenza.

Oltre alle risorse primarie, il soccorso alpino della guardia di finanza e il personale delle aree protette delle Alpi Marittime stanno contribuendo in maniera significativa.

Quest’ultimi hanno offerto la disponibilità dei propri locali per allestire un centro di coordinamento delle ricerche, facilitando la comunicazione tra le diverse squadre e la gestione delle informazioni cruciali per l’avanzamento delle operazioni.
L’operazione riflette la sinergia tra diverse istituzioni e la loro capacità di rispondere in modo efficace a una situazione di emergenza, dimostrando al contempo l’importanza della conoscenza del territorio e la sensibilità verso le sfide poste dall’ambiente montano.
La ricerca prosegue senza sosta, alimentata dalla speranza di un esito positivo e dalla consapevolezza delle difficoltà insite in un contesto alpino complesso e mutevole.

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