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domenica 26 Ottobre 2025

Funghi in Piemonte: Cresce l’allarme per la sicurezza dei cercatori

L’autunno piemontese, con la promessa di un raccolto abbondante, porta con sé una crescente preoccupazione per la sicurezza dei cercatori di funghi.

I primi mesi di settembre hanno visto il Soccorso alpino e speleologico piemontese (Sasp) intervenire in 24 casi di persone disperse o infortunate nelle aree montane, un numero che, pur non rappresentando un picco drammatico rispetto ai 61 interventi del 2024 e ai 97 del 2023, segnala un trend allarmante in vista di un’intensificazione delle attività di raccolta.
Purtroppo, due di questi interventi si sono conclusi con esiti fatali, un monito severo che evidenzia la fragilità dell’uomo di fronte alla montagna, anche in contesti apparentemente familiari.

L’analisi delle cause degli incidenti rivela un quadro complesso.

Le cadute e le scivolate, fattori intrinseci alla natura impervia dei boschi, si sommano a problemi di orientamento e a difficoltà fisiche, spesso accentuate dalla stanchezza e da improvvisi malori.
Questi ultimi, particolarmente rilevanti, emergono come una variabile critica, soprattutto considerando l’invecchiamento progressivo della popolazione di cercatori.

L’età media, in aumento, introduce una maggiore vulnerabilità, richiedendo un’attenta valutazione delle proprie capacità fisiche e un adattamento dello sforzo commesso in base alle condizioni individuali.
Non si tratta più solo di esperienza, ma di consapevolezza dei propri limiti fisici e di una gestione accurata delle energie.
Il Sasp ribadisce con forza le raccomandazioni per una raccolta sicura.
L’equipaggiamento adeguato è fondamentale: abbandonare gli stivali di gomma a favore di scarponi da montagna robusti e impermeabili, che garantiscano stabilità e protezione su terreni irregolari.

L’utilizzo di sistemi di navigazione satellitare (GPS) è essenziale per prevenire lo smarrimento, un rischio che può trasformarsi rapidamente in una situazione di pericolo.

Ancora più importante è la comunicazione preventiva: informare familiari o amici dell’area di ricerca, consentendo loro di allertare i soccorsi in caso di necessità.

Questo atto di responsabilità è un tassello cruciale per minimizzare i tempi di intervento.
La sensibilizzazione alla prevenzione assume un ruolo centrale nella strategia del Sasp.

In questo contesto, la partecipazione alla 64/a Mostra nazionale del Fungo di Ceva rappresenta un’occasione preziosa per interagire direttamente con i cercatori e diffondere messaggi chiave.

La presentazione della campagna “Funghi sì, rischio no”, realizzata in collaborazione con il Gruppo micologico Cebano, mira a coniugare la passione per la raccolta con la prudenza e la consapevolezza dei rischi, promuovendo una cultura della sicurezza che possa salvare vite e preservare la bellezza delle nostre montagne.
L’iniziativa non è solo informativa, ma mira a creare una riflessione collettiva sulle responsabilità individuali e sulla necessità di un approccio più attento e preparato alla ricerca del tesoro nascosto nei boschi.

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