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domenica 26 Ottobre 2025

Pop Art in Piemonte: Un’Esplosione di Arte e Cultura

“Sbam? Pop Art: Un’Esplosione di Immagini e Culture”Dall’11 ottobre al 22 febbraio, il Piemonte celebra la Pop Art in un evento di portata eccezionale, “Sbam? Pop Art”, un percorso espositivo articolato che si dispiega tra Palazzo Salmatoris a Cherasco, la suggestiva chiesa di San Gregorio e le sale di Casa Francotto a Busca.

Centocinquanta opere d’arte, un vero e proprio campionario dei linguaggi visivi che hanno rivoluzionato l’arte del secondo dopoguerra, offrono una panoramica completa, che spazia dai capisaldi americani – Andy Warhol, Roy Lichtenstein, Robert Rauschenberg, Robert Indiana – agli esponenti più significativi della scena italiana, come Mario Schifano, Tano Festa e Franco Angeli.

La mostra, più di una semplice retrospettiva, si configura come un’indagine sulla cultura del consumo, sulla massificazione dell’immagine e sulla loro riappropriazione da parte degli artisti.
L’evento sottolinea il ruolo strategico del territorio piemontese, che nel 1974 fu il palcoscenico della prima mostra monografica dedicata ad Andy Warhol in Italia.

L’iniziativa è emblematica di una sinergia territoriale, come sottolineano l’assessore alla Cultura Marina Chiarelli e l’assessore alla Montagna Marco Gallo, che evidenzia come la collaborazione tra Busca e Cherasco possa valorizzare le eccellenze locali e promuovere un’offerta culturale di alto profilo.
A Palazzo Salmatoris, il visitatore è accolto da un’opera iconica di Warhol: il ritratto di Marella Agnelli del 1973, un’opera che incarna l’eleganza e la sofisticatezza dell’epoca, affiancata dalle immagini che hanno consacrato Warhol nell’immaginario collettivo: le celeberrime Marilyn, Mao, le Flowers e le lattine di Campbell’s Soup.
L’esposizione non si limita a Warhol, ma presenta un panorama completo degli artisti che hanno plasmato la Pop Art americana, tra cui Roy Lichtenstein, con un’opera del 1965 che ne esprime la maestria nell’imitazione e nella rielaborazione delle immagini a fumetti, Robert Indiana con un imponente “Love”, un’opera che trasmette un messaggio universale, e Mel Ramos, con una tela del 1968 che esplora il rapporto tra arte e sensualità.

La scena italiana si rivela altrettanto ricca e articolata, con un focus sulla Scuola Romana degli anni ’60, che introduce opere significative come la rara “Oasi” di Mario Schifano del 1967, capace di cogliere la transitorietà e l’effimero della modernità.

Tano Festa, con “La cacciata dal Paradiso” del 1969, un’opera monumentale che riflette sulla condizione umana e sulla perdita dell’innocenza, arricchisce ulteriormente il contesto.

La chiesa di San Gregorio a Cherasco, con il progetto “Icons”, ospita una sezione dedicata alla Cracking Art, con le sue plastiche di grandi dimensioni – “I Suricati”, “le Chiocciole”, il “Delfino” – e offre una panoramica sugli artisti pop contemporanei, da Marco Lodola all’ironico pop di Luca De March, dimostrando come l’eredità della Pop Art continui a ispirare nuove generazioni di artisti.

A Casa Francotto a Busca, un’ulteriore selezione di opere, tra cui un acrilico su tela raffigurante Mao, un autoritratto di Warhol e un ritratto di Keith Haring, offre un ulteriore sguardo sull’universo creativo di questi protagonisti dell’arte del XX secolo.
“Sbam? Pop Art” si configura quindi come un’esperienza immersiva, un viaggio attraverso un’epoca di cambiamenti sociali e culturali, un omaggio alla forza e alla vitalità della Pop Art.

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