mercoledì 10 Settembre 2025
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Piemonte

Circolo dei Lettori: Un’apertura al mondo, un futuro da costruire.

La recente fragilità del mondo, scandita da tragedie che lacerano la coscienza collettiva, impone un profondo esame di responsabilità e un rinnovato impegno al dialogo.

La Fondazione Circolo dei Lettori, guidata dal nuovo direttore Giuseppe Culicchia, propone per la stagione 2025-2026 un approccio che va oltre la mera programmazione culturale, elevandosi a vero e proprio atto di riconciliazione e ri-comunicazione: “Il Circolo è casa tua”.

Questa frase non è un semplice invito, ma una dichiarazione di intenti.
Mira a disinnescare percezioni errate, alimentate in passato da un’aura di esclusività legata alla sua ubicazione e alle procedure d’accesso, e a promuovere una cultura dell’apertura e dell’inclusione.

L’obiettivo primario è riscoprire l’importanza del confronto, anche – e soprattutto – con prospettive divergenti, un imperativo etico in un’epoca segnata da polarizzazioni e incomunicabilità.

Il Circolo si configura dunque come un’agorà contemporanea, un luogo in cui voci eterogenee possono incrociarsi e arricchirsi reciprocamente.

La programmazione riflette questa visione, accogliendo figure emblematiche e talvolta antitetiche del panorama intellettuale: da Piero Gobetti a Gabriele D’Annunzio, da Hannah Arendt a Louis-Ferdinand Céline, simboli di pensiero che, pur nella loro diversità, stimolano la riflessione critica e la comprensione profonda della condizione umana.

Si prospetta un percorso intellettuale coraggioso e stimolante, un “mare aperto” di idee e suggestioni.
L’esperienza sarà caratterizzata da trasparenza, dall’abbattimento di barriere (un “sipario aperto”), da un confronto franco e disinvolto (“campo aperto”), dalla capacità di reinventare il futuro (“un finale aperto”), dalla contemplazione della bellezza e della vastità (“un cielo aperto”) e dall’immersione in opere letterarie che aprono nuove finestre sul mondo (“libri aperti”).

Questo si concretizzerà in un festival prolungato, un vero e proprio sguardo plurale e aperto sulla complessità del mondo contemporaneo.

Il calendario autunnale è già ricco di eventi significativi.

A Novara, “Scarabocchi.

U-mani” (12-14 settembre) esplora il rapporto tra l’uomo e la sua immagine, con la partecipazione di Telmo Pievani e Lorenzo Mattotti.

“Torino spiritualità” (15-19 ottobre) propone un viaggio alla scoperta del sacro e del profondo, con Brunori Sas e Kader Abdolah.
“Radici.

Il festival dell’identità” (13-16 novembre) affronta il tema complesso dell’identità, dalle sue origini alla sua possibile ricostruzione, con David Grossmann e Milo Manara.

Infine, il “Festival del classico” (11-14 dicembre) celebra la tradizione umanistica, con Alessandro Barbero e Loretta Napoleoni, offrendo spunti di riflessione su temi eterni e attuali.
L’ambizione è quella di creare un’esperienza culturale che vada oltre la semplice fruizione estetica, nutrendo la mente e il cuore, e contribuendo a costruire un futuro più consapevole e solidale.

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