Il terzo trimestre del 2025 rivela un quadro complesso per il tessuto industriale dell’Alto Piemonte, un territorio che, pur mostrando segni di resilienza, fatica a raggiungere i ritmi di crescita della regione Piemonte nel suo complesso.
L’incremento complessivo della produzione industriale, attestatosi all’1,3%, si discosta significativamente dal +2,5% regionale, evidenziando una dinamica sottostante caratterizzata da disomogeneità territoriali e settoriali.
La performance positiva di Novara, con una variazione del 3,1%, emerge come un’eccezione degna di nota, suggerendo peculiarità strutturali e competitive specifiche che meritano un’analisi approfondita.
Al contrario, la provincia di Biella presenta il risultato più debole, con un modesto aumento dello 0,1%, segnalando potenziali criticità che richiedono interventi mirati.
Anche Verbano Cusio Ossola (0,5%) e Vercelli (0,9%) mostrano un andamento meno vigoroso rispetto alla media regionale.
L’analisi settoriale svela una stagnazione generalizzata, con la maggior parte dei comparti chiave che contribuiscono a questo quadro di contenuta crescita.
Il tessile-abbigliamento, un pilastro storico dell’economia alto piemontese, cresce del solo 0,8%, riflettendo le sfide poste dalla concorrenza globale e dalla necessità di innovazione nei processi produttivi e nel design. Le altre manifatture registrano un aumento del 0,5%, mentre la metalmeccanica, tradizionalmente un motore di crescita, si attesta al 1,2%.
Il settore chimico-gomma-plastica, con una variazione del 1,9%, mostra una performance leggermente superiore, forse trainata da investimenti in nuovi materiali o applicazioni.
Il comparto alimentare e delle bevande, con un +2,9%, si distingue come il più dinamico, a testimonianza della crescente domanda di prodotti agroalimentari di qualità e della capacità delle aziende locali di rispondere a tale richiesta.
Fabio Ravanelli, presidente della Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte, sottolinea come l’incertezza economica persistente influenzi negativamente le scelte d’investimento e le prospettive di crescita delle imprese.
In questo contesto, l’ente camerale ribadisce il proprio impegno a sostegno del tessuto produttivo locale, con l’obiettivo di stimolare la competitività e favorire l’adozione di nuove tecnologie.
L’imminente apertura di un bando di contributo dedicato alla transizione digitale, con una dotazione di 290.000 euro, rappresenta un’iniziativa concreta per sostenere le micro e piccole imprese nell’affrontare le sfide dell’era digitale e migliorare la loro capacità di innovazione.
L’indagine del terzo trimestre 2025 ha coinvolto un campione significativo di 634 imprese, che impiegano oltre 24.000 addetti e generano un fatturato complessivo di circa 8,2 miliardi di euro.
Questi dati, pur indicando una base industriale solida, sottolineano la necessità di accelerare i ritmi di crescita e ridurre le disparità territoriali, al fine di garantire un futuro prospero per il territorio alto piemontese.
L’analisi delle dinamiche settoriali e territoriali, unitamente all’implementazione di politiche di sostegno mirate, si rivelano essenziali per promuovere lo sviluppo sostenibile e la resilienza del sistema economico locale.







