Un drammatico episodio si è verificato nel territorio comunale di Postua, in provincia di Vercelli, coinvolgendo un escursionista che ha perso il controllo ed è rovinato per una ventina di metri lungo un pendio impervio.
L’evento, accaduto nel pomeriggio, ha richiesto un complesso intervento di soccorso che ha visto la sinergia tra il Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese e il Servizio Regionale di Elisoccorso di Azienda Zero Piemonte, testimoniando l’importanza di una risposta rapida e coordinata in contesti montani.
L’allarme è giunto al centro di controllo poco dopo mezzogiorno e mezza, scatenando un’immediata mobilitazione.
La difficoltà del terreno, a tratti strapiombante e caratterizzato da una vegetazione intricata, ha reso impossibile l’accesso via terra per le prime squadre di soccorso, spingendo i responsabili a richiedere l’intervento aereo.
L’elicottero, grazie alla sua agilità e velocità, ha raggiunto la zona dell’incidente in pochi minuti, depositando una squadra specializzata tramite verricello.
La situazione del ferito, inizialmente incerta, ha imposto un protocollo di stabilizzazione avanzato.
Mentre il medico e l’infermiere, operando in condizioni di ristretto spazio, procedevano con la valutazione clinica e la preparazione all’estrazione, i tecnici del soccorso alpino si dedicavano all’allestimento di un sistema di ancoraggio sicuro e complesso.
La manovra di recupero, lungi dall’essere banale, ha richiesto competenze alpinistiche di alto livello, implicando la calata controllata della barella lungo il pendio, un’operazione delicata che ha evitato ulteriori rischi per l’infortunato.
Il trasporto a spalle, successivo alla calata, ha rappresentato un ulteriore banco di prova per la resistenza e la coordinazione delle squadre di soccorso, che hanno dovuto affrontare un percorso accidentato e impervio.
Una volta raggiunta un’area più accessibile, l’infortunato è stato imbarcato sull’elicottero per il trasferimento d’urgenza all’ospedale di Biella, dove è stato affidato alle cure specialistiche in stato di codice giallo, compatibile con un sospetto politrauma.
L’episodio sottolinea la vulnerabilità dell’uomo di fronte alla potenza della natura e l’importanza di una preparazione accurata e di un equipaggiamento adeguato per chi intraprende escursioni in ambiente montano.







