lunedì 15 Dicembre 2025

Fondazione CRT: 1,5 milioni per la sicurezza dei piccoli comuni alpini

La Fondazione CRT destina 1,5 milioni di euro a 79 nuovi interventi di salvaguardia territoriale nei comuni piemontesi e valdostani al di sotto dei 3.000 abitanti, rafforzando un impegno ventennale che ha visto la realizzazione di 1.651 progetti per quasi 19 milioni di euro complessivi.
Il bando “Protezione Civile Piccoli Comuni – Cantieri per l’Ambiente e il Territorio” 2025, volto a rispondere a una crescente fragilità del territorio alpino e prealpino, finanzia opere cruciali per la mitigazione dei rischi naturali e il potenziamento della resilienza delle comunità locali.

Gli interventi finanziati non si limitano alla mera messa in sicurezza idraulica, affrontando problematiche complesse come la gestione delle alluvioni, il consolidamento dei versanti instabili e il ripristino degli alvei torrentosi, spesso compromessi da interventi antropici e dall’aumento delle precipitazioni estreme.

Un’attenzione particolare è rivolta alla gestione sostenibile delle risorse idriche, con la promozione di sistemi innovativi per la raccolta e l’accumulo dell’acqua, fondamentali per affrontare periodi di siccità sempre più frequenti e intensi, segnale tangibile del cambiamento climatico in atto.

“Questi cantieri rappresentano un tassello fondamentale nella costruzione di una rete di protezione capillare e proattiva,” afferma Anna Maria Poggi, Presidente della Fondazione CRT.
“La sicurezza del territorio non può essere relegata a una questione secondaria, ma deve costituire una priorità strategica, a partire dalle realtà più piccole e marginali, dove la vulnerabilità è spesso più elevata.

” La Presidente sottolinea l’importanza di un approccio integrato, che coinvolga attivamente istituzioni pubbliche, enti privati e la cittadinanza, promuovendo una vera e propria cultura della prevenzione.

L’aumento della frequenza e dell’intensità degli eventi meteorologici estremi ha reso evidente la necessità di superare una logica di risposta emergenziale, spesso reattiva e costosa, a favore di una visione preventiva e strutturale.
I dati ISPRA confermano questa urgenza, evidenziando come le aree alpine e prealpine delle province di Torino, Cuneo, Verbano-Cusio-Ossola e Biella presentino livelli di pericolosità da frana particolarmente elevati.

Il rischio idraulico, a sua volta, si concentra lungo le principali arterie fluviali – Po, Tanaro, Dora Baltea, Sesia – e nelle zone di fondovalle e pianura, con impatti significativi su province come Alessandria, Vercelli e Novara.

Il progetto, dunque, non si limita a un intervento emergenziale, ma mira a rafforzare la capacità di adattamento del territorio, promuovendo soluzioni innovative e sostenibili che tengano conto delle peculiarità ambientali e socio-economiche delle diverse aree coinvolte.
L’investimento della Fondazione CRT si configura, in questo senso, come un contributo concreto alla costruzione di un futuro più sicuro e resiliente per i piccoli comuni alpini e prealpini.

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