mercoledì 17 Dicembre 2025

Piemonte, mobilitazione per il futuro del trasporto pubblico locale

La recente mobilitazione davanti alla sede della Regione Piemonte ha rappresentato l’apice di un percorso partecipativo volto a sollevare una questione urgente e sentita: la profonda revisione del sistema di trasporto pubblico locale.

Oltre mille persone, provenienti da diversi strati della società civile, hanno espresso con forza il disagio e le aspettative nei confronti di un servizio che, per molti, si è rivelato inadeguato.

L’iniziativa, promossa dalla CGIL in collaborazione con un ampio fronte di associazioni – Legambiente, Fridays For Future, Unione degli Universitari, Federconsumatori, Arci, Libera e Comis – testimonia un’esigenza condivisa di cambiamento, supportata anche dal sostegno politico di Pd, Alleanza Verdi Sinistra e Movimento 5 Stelle.

Il cuore della protesta risiede nei dati raccolti attraverso un questionario capillare, che dipinge un quadro impietoso: solo una percentuale infinitesimale (l’1,6%) definisce il servizio “ottimo”, mentre la maggioranza (oltre il 53%) lo valuta con giudizi negativi, “scarso” o addirittura “pessimo”.

Questo risultato numerico non è un dato isolato, ma il coronamento di un percorso di ascolto e confronto avviato a febbraio e protrattosi fino a maggio, con quattro assemblee pubbliche in aree strategiche del territorio piemontese – Torino, i quadranti sud-ovest di Asti e Alessandria, il nord-ovest di Biella, Novara, Vercelli e VCO, e Cuneo.

L’iniziativa “Il trasporto che ci salva” non si limita a una denuncia, ma si configura come una piattaforma propositiva.

Le richieste avanzate convergono su cinque assi portanti: un aumento delle assunzioni di personale, un rinnovamento radicale del parco mezzi, una maggiore capillarità del servizio per raggiungere anche le aree marginali, un approccio orientato alla sostenibilità ambientale e una piena accessibilità per tutte le categorie di utenti, inclusi anziani, persone con disabilità e famiglie con bambini.
Come sottolinea Stefania Pugliese, segretaria CGIL Piemonte, la mobilitazione rappresenta non solo la conclusione di un primo ciclo di attivazione, ma anche l’avvio di una “vertenza Piemonte” più ampia, già in atto su diversi fronti.
L’auspicio è che la Regione accolga la richiesta di un tavolo permanente di confronto con le associazioni promotrici e che si attivi per dare attuazione al tavolo regionale per la partecipazione e il confronto sulle politiche dei trasporti, istituito nel 2022 ma finora sottoutilizzato.

Il ricevimento da parte della sottosegretaria Porchietto ha offerto un’opportunità di dialogo e ha ribadito l’impellente necessità di investimenti mirati, riconoscendo il trasporto pubblico locale come un diritto fondamentale e un motore di sviluppo economico e sociale per il Piemonte.

L’obiettivo finale è la costruzione di un sistema di mobilità moderna, efficiente, inclusivo e sostenibile, capace di rispondere alle reali esigenze dei cittadini e di contribuire a un futuro più equo e prospero per la regione.

- pubblicità -
- Pubblicità -
- pubblicità -
Sitemap