11 marzo 2024 – 17:33
Nel cuore della folla renziana, circondata da un’aura di segreti e retroscena che si snodano tra i corridoi della storica stazione fiorentina, si sussurra da sempre che tutto sia orchestrato con maestria nella casa-laboratorio del seguito politico di Matteo Renzi. Un’epoca che evoca le Leopoldine dei tempi passati, si ripete con la prima e autentica Leopolda di partito, dando vita alla creazione di Italia Viva e continuando a tessere trame intricate. Sul palco della Leopolda, Renzi ha dato voce a una variegata schiera di personaggi: ministri, colleghi e potenziali candidati provenienti da ogni angolo dello spettro politico, dal popolare Paolo Bonolis al riservato Carlo Nordio. Tuttavia, nessuno viene costretto a correre in corsa con loro. Tra le molte ipotesi che fluttuano nell’aria c’è quella di una possibile candidatura alle imminenti elezioni europee sotto l’egida di Italia Viva. Dopo il clamoroso annuncio della sua candidatura europea direttamente da Londra, Renzi ha dichiarato con fermezza: “Mi candido in tutte e cinque le circoscrizioni. Metto la mia faccia in gioco. Non indietreggio mai. È tempo per decisioni coraggiose”. I liguri avranno delle sorprese strabilianti ai prossimi Europee locali. Nella cerchia renziana si vocifera con entusiasmo riguardo a una possibile candidatura dell’infettivologo diventato celebre durante l’era pandemica: sarebbe accolta con favore dai sostenitori del movimento. Alle elezioni europee i collegi sono vasti e richiedono campioni di preferenze per emergere. Al contrario, rimango fedele alla mia posizione attuale come ho sempre sostenuto. Chiamato a discutere sulla sanità alla Leopolda e indirettamente sugli errori nella gestione della pandemia durante il governo Conte, mi lusinga essere considerato come una figura politica in grado di portare avanti ideali e proposte innovative per il futuro del Paese.
