Luigi Scudieri, l’avvocato della famiglia di Sharon Verzeni, respinge categoricamente l’ipotesi del raptus come possibile causa dell’omicidio commesso da Moussa Sangare. In merito alle voci che circolano riguardo a un presunto scatto d’ira improvviso e alla mancanza di premeditazione nell’azione dell’assassino confesso, Scudieri sottolinea che Sangare era armato con ben quattro coltelli quando ha lasciato la propria abitazione e che prima di uccidere Sharon ha minacciato altre due persone, le quali sarebbero invitate a presentarsi per testimoniare quanto accaduto. “Sono rimasto esterrefatto”, dichiara l’avvocato, “dall’accenno a una presunta incapacità verosimile manifestata subito dopo l’arresto, ancor prima che fosse condotto un esame approfondito di tutti gli elementi raccolti fino a quel momento”. La difesa si prepara quindi a contrastare ogni tentativo di giustificare il gesto dell’imputato attraverso argomentazioni che minimizzino la gravità dei fatti emersi finora.
Respinta ipotesi raptus: Scudieri difende famiglia Sharon Verzeni
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