04 ottobre 2024 – 10:35
Gli avvocati Richetta e Del Sorbo, difensori di alcuni imputati del gruppo ultrà dei Drughi al processo ‘Last Banner’ di Torino, rispondono alle dichiarazioni dell’avvocato Chiappero riguardo alla retorica degli ultras e della curva come dodicesimo uomo in campo. Essi sottolineano l’importanza che le società assumano le proprie responsabilità per il passato, riconoscendo che il tifo organizzato ha rappresentato un elemento di interesse per la creazione dello spettacolo calcistico e la generazione di diritti televisivi.Le parole degli avvocati mettono in luce come non sia corretto generalizzare tutti gli ultras come brutti, sporchi e cattivi, poiché esiste anche una componente di tifo genuino che merita rispetto e collaborazione. Essi invitano a creare un ambiente sereno e pulito in cui sia possibile valorizzare il vero spirito sportivo presente in molte curve italiane.Inoltre, viene evidenziata la necessità di evitare uno scaricabarile finalizzato a cercare una verginità che non si possiede realmente. È fondamentale lavorare insieme per promuovere una cultura di rispetto reciproco tra tifosi e istituzioni sportive, senza demonizzare un intero movimento basandosi su comportamenti negativi isolati. La cooperazione tra tutte le parti coinvolte è essenziale per garantire un clima positivo negli stadi e preservare lo spirito autentico del tifo calcistico.
