Un’organizzazione intricata e ben strutturata, che agiva come una sorta di “agenzia di viaggio” a livello europeo, aveva le sue ramificazioni in Iraq, Turchia, Grecia e diverse parti d’Europa. Questa rete criminale era saldamente radicata a Crotone e si occupava dell’organizzazione di viaggi illegali per migranti provenienti dal Medio Oriente diretti verso l’Europa, passando attraverso l’Italia e il valico di frontiera di Ventimiglia. I prezzi richiesti per tali servizi oscilavano tra i 10.000 e i 15.000 euro, rendendo evidente il lucroso business che si celava dietro a questa attività illecita.L’agenzia clandestina garantiva un supporto logistico completo ai migranti desiderosi di intraprendere il pericoloso viaggio attraverso il Mediterraneo verso le coste europee. Le rotte intricate e pericolose venivano pianificate con precisione, sfruttando ogni varco nelle leggi sull’immigrazione per facilitare il passaggio dei migranti senza documenti legali.Le autorità competenti erano da tempo sulle tracce di questa organizzazione criminale che sfruttava la disperazione e la vulnerabilità dei migranti in cerca di una vita migliore. Le indagini condotte avevano portato alla luce un intricato sistema di corruzione che coinvolgeva funzionari pubblici locali e internazionali, complicando ulteriormente la situazione.Nonostante gli sforzi delle forze dell’ordine per smantellare questa rete illegale, essa continuava a operare nell’ombra, spingendo sempre più persone verso un destino incerto e rischioso. La lotta contro il traffico di esseri umani rimaneva una sfida cruciale per le istituzioni europee, chiamate a proteggere i diritti fondamentali dei migranti e a contrastare le reti criminali che lucravano sulla loro sofferenza.
Rete criminale organizzava viaggi illegali per migranti verso l’Europa.
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