09 ottobre 2024 – 19:50
La decisione della Cassazione ha segnato la fine di un periodo di cinque mesi trascorsi al di fuori del carcere per Simone Borgese, l’uomo arrestato con l’accusa di aver violentato una studentessa lo scorso 8 maggio. Dopo essere stato agli arresti domiciliari su disposizione del gip di Roma, ora le porte del penitenziario romano di Regina Coeli si spalancano per lui. I difensori avevano impugnato la decisione del tribunale del Riesame che aveva accolto l’appello presentato dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini sulla richiesta di misura cautelare in carcere. Borgese era già stato condannato a 7 anni e 6 mesi per violenza sessuale, rapina e lesioni ai danni di una tassista nel 2015, completando la sua pena nel novembre 2021. Il giudice aveva disposto gli arresti domiciliari per il timore che Borgese potesse commettere altri reati simili a quelli per cui era accusato, basandosi sulle modalità delle sue azioni e sui suoi precedenti specifici. Borgese aveva scelto di non rispondere durante l’interrogatorio davanti al gip di Roma Maddalena Cipriani. La decisione della Cassazione ha ribaltato la situazione portando alla revoca degli arresti domiciliari e al suo ritorno in carcere.