Ribelle del Biellese distrugge autovelox: arrestato dopo mesi di indagini.

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05 novembre 2024 – 13:20

Un enigma avvolgeva la mente del 34enne residente nel Biellese, un enigma fatto di motivazioni ideologiche che lo spinsero ad agire con determinazione contro i velox. Era una questione di principio, un atto di ribellione silenziosa e decisa che lo portò a distruggere i due autovelox posti lungo la Statale 26 a Ivrea, nella provincia di Torino. Le autorità locali non tardarono a individuarlo e denunciarlo per danneggiamento, grazie alla collaborazione tra la polizia locale di Ivrea e le forze dell’ordine.L’uomo, un abile artigiano, compì il gesto iconoclasta durante la notte tra il venerdì 16 e il sabato 17 febbraio: armato di sega, abbatté i dispositivi all’ingresso della città tagliandoli alla base. Quegli autovelox erano posizionati strategicamente dove il limite di velocità era fissato a 90 chilometri orari, ma ironia della sorte il nostro eroe anti-velocità non sarebbe mai stato punito da quei due apparecchi a Ivrea.Le forze dell’ordine impiegarono mesi di indagini per risalire all’identità del misterioso giustiziere dei velox: analizzarono numerosi filmati delle telecamere di videosorveglianza lungo il tragitto da Biella ad Ivrea e incrociarono i tabulati telefonici delle celle agganciate dal suo cellulare. Alla fine, l’uomo fu individuato ed arrestato.Nella sua abitazione gli agenti trovarono gli strumenti utilizzati per abbattere i dispositivi: un flessibile e un alimentatore. Sequestrarono anche materiale informatico come Pc e tablet per analizzare eventuali connessioni con altre azioni simili. Mentre alcuni potrebbero considerarlo un eroe, va ricordato che quegli autovelox rappresentano una fonte significativa di entrate per le casse comunali grazie alle multe inflitte agli automobilisti indisciplinati.Il sindaco di Ivrea si disse soddisfatto dell’operato delle forze dell’ordine, sottolineando che la tecnologia impiegata consentirà di individuare altri trasgressori in futuro. Un monito chiaro a quanti pensano di poter sfuggire impunemente alla legge: nessuno è al riparo dalla giustizia tecnologica che veglia sul rispetto delle regole nella città piemontese.

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