09 novembre 2024 – 17:45
La dottoressa Elena Cattaneo e io abbiamo dedicato l’intera estate a un’intensa attività di studio e ricerca. Con grande emozione e timore, abbiamo presentato il nostro progetto al pubblico. Ora è giunto il momento di festeggiare i risultati ottenuti con un brindisi. Annalisa Buffo, brillante ricercatrice e docente presso l’Università di Torino e l’Istituto Neuroscienze della Fondazione Cavalieri Ottolenghi Nico, trasmette orgoglio e determinazione nella sua voce. Grazie all’impegno di un team di ricerca interamente composto da donne, ha ottenuto un finanziamento di 10 milioni di euro per i prossimi sei anni dal Consiglio Europeo della Ricerca per un ambizioso progetto nel campo della medicina rigenerativa.L’obiettivo principale del progetto è guidare lo sviluppo di terapie personalizzate basate sulle cellule staminali per le malattie neurodegenerative come il Parkinson e l’Huntington. La dottoressa Buffo spiega che la diversità delle condizioni dei pazienti richiede approcci terapeutici individualizzati, mirando alla produzione di neuroni in grado di sostituire quelli danneggiati. Questa personalizzazione delle terapie rappresenta un passo avanti significativo verso una maggiore equità nell’accesso ai trattamenti.Inoltre, il team si propone di migliorare i circuiti neuronali attraverso lo studio dei meccanismi che regolano la loro ricostruzione, al fine di rendere più efficaci i trapianti cellulari. Il lavoro svolto mira non solo a fornire nuove opzioni terapeutiche per i pazienti affetti da queste gravi patologie, ma anche a contribuire allo sviluppo di soluzioni innovative nel campo della medicina rigenerativa.La dottoressa Buffo conclude sottolineando l’importanza dell’impegno costante e della collaborazione multidisciplinare per affrontare sfide complesse come quelle legate alle malattie neurodegenerative. Il suo entusiasmo e la sua determinazione sono testimoni dell’enorme potenziale che la ricerca scientifica ha nel migliorare la qualità della vita delle persone colpite da queste patologie.