Richiesta di ergastolo per Chukwuka Nweke accusato di omicidio, rapina e violenza sessuale. Tragedia a Rovereto: la vittima Iris Setti.

La Procura di Rovereto ha avanzato una richiesta di ergastolo, isolamento diurno per un anno ed esclusione delle attenuanti generiche su tutti i capi d’imputazione nei confronti di Chukwuka Nweke, 38 anni, accusato di omicidio volontario aggravato, rapina e violenza sessuale ai danni di Iris Setti, 61 anni. La tragica aggressione avvenne la sera del 5 agosto 2023 nel parco Nikolajewka di Rovereto, portando alla morte della donna all’ospedale di Trento a causa delle ferite subite. Il pm Fabrizio De Angelis ha definito l’aggressione come “di una violenza inaudita”, sottolineando la brutalità dell’atto commesso.Secondo l’accusa, il 38enne originario della Nigeria avrebbe attaccato la donna con le mani nude, perpetrando uno stupro e rubandole un anello d’oro. L’esame autoptico ha rivelato un elevato numero di colpi inferti (almeno 49), insieme alla frattura del dito su cui si trovava l’anello e lesioni gravi nella zona genitale. I parenti di Iris Setti si sono costituiti parti civili chiedendo giustizia tramite i legali Andrea De Bertolini e Giovanni Rambaldi, che hanno appoggiato la richiesta della Procura.La difesa, rappresentata pro bono dal presidente dell’Ordine degli Avvocati di Trento Andrea Tomasi, ha invece puntato sull’incapacità mentale dell’imputato al momento dell’azione. Nweke non si è presentato in aula per fornire dichiarazioni personali nonostante le intenzioni annunciate dalla sua difesa. Nel passato recente, Nweke era stato coinvolto in episodi violenti vicino al luogo dell’aggressione mortale a Iris Setti.Il caso ha destato preoccupazione a livello istituzionale con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che ha espresso interesse nell’accertare eventuali criticità nel sistema che potrebbero aver contribuito all’accaduto. Il sindaco di Rovereto Francesco Valduga ha dichiarato l’intenzione di comprendere se ci fossero segnali premonitori che avrebbero potuto evitare la tragedia.L’udienza successiva con le replica delle parti e la decisione della Corte è fissata per il prossimo 5 marzo.