12 luglio 2024 – 01:32
I ministri di Fratelli d’Italia si sono resi conto che la questione dell’Autonomia differenziata non è affatto un argomento da sottovalutare. La richiesta del governatore del Veneto, Luca Zaia, di ottenere competenze specifiche una volta pubblicato il testo in Gazzetta ha sorpreso tutti. Le funzioni richieste da Zaia toccano direttamente le competenze attualmente detenute dai ministri meloniani Nello Musumeci, Adolfo Urso e Francesco Lollobrigida, che stanno lavorando a stretto contatto con la premier Giorgia Meloni.La proposta di istituire un tavolo di coordinamento sull’autonomia a Palazzo Chigi con la partecipazione dei governatori di centrodestra, tra cui Zaia, Attilio Fontana per la Lombardia e Roberto Cirio del Piemonte, mira a evitare movimenti improvvisi prima di fissare i Livelli essenziali delle prestazioni e trovare i finanziamenti necessari per le regioni in difficoltà. Questa situazione potrebbe rappresentare un blocco quasi definitivo dell’Autonomia differenziata voluta dalla Lega, considerando gli investimenti previsti nel Mezzogiorno dal governo Draghi.Zaia ha già preparato dossier dettagliati riguardanti le nove materie non Lep che vorrebbe acquisire, come giudici di pace, commercio estero, protezione civile, tributi e altri settori. Il governatore veneto punta soprattutto ad ottenere maggiori poteri nella gestione delle emergenze e nell’ambito della promozione delle aziende e dei prodotti regionali all’estero. Inoltre, chiede maggiore autonomia nella gestione delle entrate fiscali e nella riscossione dei tributi.Le richieste concrete avanzate da Zaia hanno creato tensioni tra Fratelli d’Italia e Lega a Palazzo Chigi, poiché coinvolgono questioni cruciali per l’autonomia regionale. La sfida ora è trovare un equilibrio tra le esigenze regionali e l’unità nazionale per garantire uno sviluppo armonioso del Paese.