25 gennaio 2025 – 10:20
Il disastro ferroviario di Caluso del 2018 ha scosso profondamente la comunità, con quasi 5 milioni di euro di risarcimenti richiesti alle parti responsabili. Le vittime e i danneggiati cercano giustizia per le vite perse, i feriti e i danni materiali causati dall’incidente avvenuto al passaggio a livello di Ar di Caluso il 23 maggio 2018. In un’aula a Ivrea, le parti civili hanno presentato le loro richieste contro Wolfgang Oberhofer, amministratore delle società Transport Logistica Austria e Translog Italia, nonché organizzatore del trasporto eccezionale coinvolto nell’incidente, e Darius Zujus, l’autista del tir coinvolto che ha optato per il rito abbreviato.Finora, le richieste di risarcimento hanno incontrato resistenza e solo una minima parte è stata soddisfatta. L’incidente ha causato la tragica morte del macchinista Roberto Madau e di Stefan Aurelian, cittadino romeno che scortava il tir intrappolato sui binari. Oltre venti passeggeri sono rimasti feriti nel violento impatto tra il treno proveniente da Chivasso e diretto a Ivrea e il veicolo bloccato sulla linea.Le richieste di risarcimento includono i danni subiti dal treno e dalle infrastrutture circostanti come il passaggio a livello danneggiato, nonché la ricostruzione dell’area colpita. Si tiene conto anche dei danni morali subiti dalle vittime e delle spese mediche sostenute dai feriti nel corso degli anni successivi all’incidente. Le cifre più significative riguardano Rfi e Trenitalia che hanno avanzato una richiesta di un milione e 650mila euro tramite l’avvocato Andrea De Carlo.Altri casi importanti sono rappresentati dalla richiesta di circa un milione e 200mila euro avanzata dall’avvocato Alfonso Aliperta per conto di Morena Gauna, la capotreno gravemente ferita nell’incidente. La signora Gauna ha riportato lesioni permanenti che l’hanno resa incapace di svolgere qualsiasi attività lavorativa. Il suo caso rappresenta uno dei più gravi in seguito alle tragedie occorse quella sera fatale.
