Riconquista storica: la sinagoga riapre a Palermo dopo 500 anni

Date:

26 agosto 2024 – 07:55

A distanza di più di cinquecento anni dall’espulsione decisa dagli spagnoli, gli ebrei si preparano a riconquistare uno spazio sacro a Palermo. La sinagoga aprirà le sue porte nell’Oratorio di Santa Maria del Sabato, un antico edificio religioso che per lungo tempo è rimasto inutilizzato per le celebrazioni liturgiche, situato proprio nell’area che un tempo ospitava i quartieri ebraici della Guzzetta e della Meschita. Questo gesto storico per la Sicilia è stato promosso dall’arcivescovo Corrado Lorefice, il quale ha accolto la richiesta avanzata da Evelyne Aouate, presidente dell’Istituto Siciliano di Studi Ebraici, di avere uno spazio dedicato allo studio e al culto per la comunità ebraica di Palermo.La scelta della data e del luogo per l’annuncio ufficiale riveste un significato particolare: avverrà giovedì, nel giorno in cui nel 1493 gli spagnoli emanarono il decreto che ordinava l’espulsione degli ebrei anche dalla Sicilia. Proprio in quella giornata, l’arcivescovo sarà a Gerusalemme insieme a una delegazione siciliana per visitare il muro Occidentale. Nel frattempo, a Palermo si terrà una cerimonia pubblica presso l’Archivio Storico Comunale sulla storia dell’esilio degli ebrei siciliani, con la presenza del vicario episcopale monsignor Raffaele Mangano, della storica Serena Di Nepi e di Pierpaolo Pinhas Punturello.La notizia svelata in anticipo dalla Jewish Telegraphic Agency riguarda la concessione dell’Oratorio di Santa Maria del Sabato all’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane in comodato d’uso, poiché attualmente non esiste una comunità ebraica a Palermo. Questo gesto è stato fortemente voluto dall’arcivescovo Lorefice come segno di accoglienza verso gli ebrei che furono espulsi da quei luoghi secoli fa. Si inserisce così in un più ampio contesto di dialogo interreligioso e amicizia tra la comunità cattolica palermitana e le altre confessioni religiose presenti nella città.L’Oratorio di Santa Maria del Sabato occupa una posizione centrale tra via Maqueda e via Roma, all’interno del complesso della chiesa di San Nicola da Tolentino ed è stato costruito sulle rovine di una sinagoga preesistente fino al 1493. Nonostante non ci sia un collegamento diretto con la presenza passata degli ebrei, il richiamo al sabato nel nome dell’edificio è legato alla tradizione dei confratelli che vi raccoglievano le offerte durante quel giorno sacro. È quindi un segno tangibile della ricca storia multiculturale che caratterizza Palermo nei secoli.

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