Le autorità di Mosca hanno recentemente annunciato un piano unilaterale per ridefinire i confini marittimi della Russia nel Mar Baltico, coinvolgendo la Lituania e la Finlandia. Secondo il progetto di decreto governativo pubblicato online dal Cremlino, il Ministero della Difesa russo ha proposto l’approvazione di un elenco di coordinate geografiche che definiscono la larghezza della costa continentale, del mare territoriale russo e delle isole del Baltico. Questa modifica avrà un impatto significativo sul confine nella regione-exclave occidentale di Kaliningrad.L’obiettivo principale di questa iniziativa è stabilire un sistema di linee base diritte che erano mancanti nella parte meridionale delle isole russe nell’est del Golfo di Finlandia, vicino a Baltiysk e Zelenogradsk. Questo consentirà alle acque circostanti di essere utilizzate come acque interne, portando a una ridefinizione dei confini marittimi russi a causa dei cambiamenti nei limiti esterni del mare territoriale.Il progetto di decreto sottolinea che le coordinate geografiche precedenti erano state registrate sulla base di mappe marine risalenti al XX secolo e non riflettono appieno la situazione geografica attuale. Ciò ha reso difficile determinare con precisione il confine esterno delle acque interne russe. Con questa modifica, si mira a garantire una definizione più accurata dei confini marittimi russi in conformità con le attuali esigenze e realtà geografiche.Questa decisione ha suscitato reazioni contrastanti da parte della comunità internazionale, con alcuni paesi esprimendo preoccupazione per possibili tensioni nel Mar Baltico a seguito di queste modifiche ai confini marittimi della Russia. Resta da vedere come questa situazione evolverà e quali saranno le implicazioni geopolitiche a lungo termine di queste nuove definizioni dei confini marittimi nella regione baltica.
Ridefinizione confini marittimi Russia: polemiche internazionali.
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