12 gennaio 2024 – 14:29
La Valle d’Aosta si distingue come la regione italiana con il più alto numero di studenti che scelgono di non seguire l’Insegnamento della religione cattolica (IRC). Nel corso dell’anno scolastico 2022-2023, quasi uno studente su tre ha “disertato” l’ora di religione, rappresentando il 30,74% del totale degli alunni. Questo dato si traduce in un significativo numero di 4.783 alunni su un totale di 15.558. I numeri sono stati resi noti dall’Unione degli atei e degli agnostici razionalisti (UAAR), che ha ottenuto tali dati attraverso una richiesta di accesso civico presentata al ministero dell’Istruzione.Dopo la Valle d’Aosta, le regioni che seguono con una percentuale elevata di studenti che non partecipano alle lezioni di religione sono l’Emilia Romagna (27,48%) e la Toscana (27,12%). Il Piemonte, regione confinante, presenta invece una percentuale inferiore pari al 24,13%. Le regioni con la più bassa percentuale di studenti che optano per non seguire le lezioni di religione sono invece Basilicata (2,98%), Campania (3,11%) e Calabria (3,41%). Se analizziamo le singole scuole valdostane con i tassi più elevati di studenti che rinunciano all’insegnamento della religione cattolica troviamo il Liceo linguistico di Courmayeur con una percentuale del 64,63% (106 su 164 studenti), l’Istituto tecnico per il turismo, le lingue e il territorio “Corrado Gex” con il percorso per tecnico del settore economico e tecnologico che registra una percentuale del 67,04% (303 su 452 studenti) e con quello di operatore elettrico che raggiunge il 67,61% (48 su 78 studenti). Inoltre, l’Istituzione scolastica di istruzione tecnica “I. Manzetti” – Indirizzo tecnico e commerciale presenta una percentuale del 63,83% (120 su 188 studenti), mentre l’ISILTEP di Verrès – Elettronica ed elettrotecnica conta un tasso del 61,67% (37 su 60 studenti).