Riflessioni del sindaco di Aosta sulla situazione post-epidemia di coronavirus

Durante la cerimonia commemorativa tenutasi presso il cimitero del capoluogo regionale in occasione della Giornata nazionale dedicata alle vittime dell’epidemia di coronavirus, il sindaco di Aosta, Gianni Nuti, ha espresso profonde riflessioni sulla situazione attuale. Nonostante lo slogan ottimistico “Andrà tutto bene” che si è diffuso sui balconi, Nuti ha sottolineato che la realtà ha portato a una serie di conseguenze inaspettate. Sebbene siano state adottate misure efficaci per contenere il numero delle vittime e somministrati numerosi vaccini, l’uomo sembra non aver approfittato della fine del virus per vivere una nuova era di libertà e creatività.Invece, si è verificato un aumento significativo di rabbia collettiva e reciproci rancori a livello personale, creando una sorta di prigionia emotiva. Questo clima negativo si è riflesso anche a livello internazionale, portando a prospettive future caratterizzate da deprivazioni, antagonismi e una minore percezione di libertà. La presenza di circa trenta persone alla cerimonia, tra cui rappresentanti dell’amministrazione comunale, della Questura e delle forze dell’ordine locali, testimonia l’importanza attribuita al ricordo delle vittime e alla necessità di riflettere sulle sfide che la società attuale deve affrontare.Il consigliere regionale Aldo Di Marco (Pour l’autonomie) ha partecipato all’evento insieme ai vertici delle istituzioni locali, evidenziando l’importanza dell’unità e della solidarietà in un momento così delicato. La stele posizionata nel 2022 in memoria delle vittime rappresenta un simbolo tangibile dell’impatto devastante dell’epidemia e della necessità di mantenere viva la memoria collettiva per non dimenticare le lezioni apprese da questa tragica esperienza.