30 novembre 2024 – 12:32
Giuliano Urbani, uomo di 87 anni ospitato in una casa di riposo romana dopo un intervento al cervello, si ritrova a riflettere sulla politica italiana e sui suoi protagonisti attuali. Con lucidità e franchezza, esprime le sue opinioni su Meloni, Salvini e altri personaggi chiave della scena politica nazionale. Sorpreso positivamente da Meloni per la sua intelligenza e pragmatismo, Urbani riconosce però un problema di classe dirigente nella destra italiana. Deluso da Salvini, lo definisce mediocre e provvisorio. Critiche non risparmiate anche per Ignazio La Russa, definito sciocco per il busto di Mussolini in casa.Riflettendo sul passato e sul presente politico italiano, Urbani condivide la sua visione su Forza Italia, definendola salvata dalla mediocrità degli altri partiti. Tajani viene elogiato come il meglio del moderatismo, nonostante talvolta venga sottovalutato dagli altri. L’ex ministro della Cultura ricorda i tempi in cui lavorava con Silvio Berlusconi e Gianni Agnelli, sottolineando l’ossessione del Cavaliere per i comunisti e la sua ambivalenza nei confronti di loro.Immerso in una realtà dove la malattia lo costringe a muoversi con un deambulatore e a convivere con la depressione, Giuliano Urbani si mostra critico ma lucido nel valutare il panorama politico italiano attuale. Le sue parole trasmettono un mix di amarezza per ciò che è stato e speranza per ciò che potrebbe essere, pur consapevole delle limitazioni imposte dalla sua condizione fisica.