31 maggio 2024 – 06:40
Il sistema giudiziario italiano sembra finalmente orientarsi verso la separazione delle carriere, dopo più di trent’anni dall’entrata in vigore del codice Vassalli e numerosi tentativi di riforma. Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha fatto un passo significativo in questa direzione, ma solo il tempo potrà confermare se questa sarà la svolta tanto attesa. Secondo esperti giuristi italiani come Nicola Mazzacuva, avvocato e professore di diritto penale all’Università di Bologna, l’Italia si trova oggi in una situazione unica a livello europeo insieme a Turchia, Romania e Bulgaria.La separazione delle figure del giudice e del pubblico ministero potrebbe contribuire a migliorare l’efficienza del processo penale italiano, secondo Vincenzo Maiello dell’Università “Federico II”. Luca Marafioti, avvocato penalista e docente all’Università Roma Tre, evidenzia come la riforma possa limitare il ruolo del “giudice stampella” che supporta il pubblico ministero quando quest’ultimo non dispone di prove sufficienti.L’introduzione di due Consigli Superiori della Magistratura separati potrebbe contrastare la tendenza dei pm ad ampliare le regole grazie al loro rapporto privilegiato con i giudici. Alessio Lanzi dell’Università di Milano Bicocca sottolinea la contraddizione nel considerare il pubblico ministero come parte imparziale pur essendo collegato al giudice.Gaetano Insolera dell’Università di Bologna evidenzia alcune criticità nella formulazione attuale della riforma, come il reclutamento unitario anzicheeacute; collaterale. Giovanni Fiandaca, professore emerito di diritto penale a Palermo, enfatizza l’importanza della formazione dei magistrati nel processo di cambiamento.Ennio Amodio dell’Università di Milano critica la riforma sostenendo che il pubblico ministero dovrebbe essere posto in una posizione inferiore rispetto al giudice e alla pari con la difesa. In definitiva, l’avvio della separazione delle carriere rappresenterebbe un passo significativo per migliorare l’imparzialità e l’efficienza del sistema giudiziario italiano.