Riforma dell’immigrazione: verso una gestione più trasparente e sicura

Durante l’ultimo decennio, molti governi hanno promesso di apportare modifiche al testo unico sull’immigrazione, tuttavia spesso tali promesse sono rimaste lettera morta. Questa volta, ci impegniamo a portare avanti un vero cambiamento, sia a livello amministrativo che normativo, per correggere le distorsioni legate alle frodi legate agli ingressi secondo il decreto flussi e coinvolte nella criminalità organizzata. Il nostro obiettivo è chiaro: consentire l’ingresso nel territorio solo a coloro che possono dimostrare in maniera concreta e certificata di avere prospettive lavorative effettive.Le parole del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, durante la sua audizione davanti alla commissione Antimafia sono state inequivocabili. Tale presa di posizione è stata motivata dall’esposto presentato lo scorso 5 giugno dalla premier Giorgia Meloni al procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo riguardante le irregolarità riscontrate negli ingressi autorizzati tramite il decreto flussi.Queste azioni rappresentano un passo fondamentale verso una gestione più efficiente e trasparente dell’immigrazione nel nostro Paese. È necessario agire con determinazione e fermezza per contrastare fenomeni come l’abuso degli ingressi e le connessioni con la criminalità organizzata. Solo attraverso una rigorosa selezione dei soggetti ammessi sul suolo nazionale potremo garantire maggiore sicurezza e legalità nel sistema migratorio.Il cammino verso una riforma sostanziale del sistema di accoglienza e integrazione dei migranti è lungo e impervio, ma è doveroso perseguirlo con coerenza e responsabilità. Solo così potremo costruire una società inclusiva e solidale, capace di valorizzare le diversità culturali e contribuire alla crescita armoniosa di tutti i suoi membri.