08 ottobre 2024 – 12:01
L’atmosfera elettorale anticipata è densa di tensione e aspettative, legate principalmente alla promessa di una legislatura che potrebbe portare alla tanto attesa riforma elettorale. Tuttavia, al momento sembra che l’unica modifica in vista riguardi l’aumento delle preferenze da una a tre. Questo argomento si intreccia con la volontà di essere contemporanei, dando spazio al genere femminile nella politica locale. Il gruppo misto sembra essere in uno stato di transizione, con anche l’ultimo consigliere, Claudio Restano, che ha deciso di unirsi al Rassemblement, portando il numero dei consiglieri a cinque e puntando sulla riforma elettorale come cavallo di battaglia. Tuttavia, c’è ancora incertezza sul futuro di questo gruppo misto, con possibilità che venga riempito nuovamente. Durante i negoziati tra i partiti della maggioranza e quelli del centrodestra sull’argomento della riforma elettorale, il capogruppo unionista Aurelio Marguerettaz ha accennato a un aumento della rappresentanza per quella fazione. Al momento ci sono nove consiglieri del centrodestra, sette leghisti e due forzisti, ma le dichiarazioni di Marguerettaz non sono state ben comprese dai rappresentanti di Forza Italia e Fratelli d’Italia. La proposta iniziale di modifica della legge elettorale è stata respinta dal centrodestra per mancanza di norme antiribaltone, ma nel corso della serata il Rassemblement ha presentato una controproposta inaspettata: quattro preferenze anziché tre, abbassamento del quorum al 4,5%, possibilità di candidarsi dalla maggiore età (21 anni) e premio alle coalizioni che raggiungono il 9%. Questa novità ha sorpreso l’intera maggioranza regionale e ha costretto il Partito Democratico a ripensare la strategia per garantire la governabilità futura. Mentre la riforma rimane in sospeso, è Pas l’indipendentista a parlare apertamente delle elezioni future annunciando un referendum sui social network per valutare le preferenze degli elettori riguardo alla lista unica o a una coalizione con i movimenti più vicini alle proprie idee politiche come Union Valdôtaine ed Orgueil Valdôtain.